Il tredicesimo album del terzetto americano è risultato l’album rock giudicato più severamente nella classifica del Metacritic, il sito web statunitense che si occupa di aggregare recensioni dedicate ad album musicali, film o videogiochi. Questo è quanto risulta dall’indagine portata avanti dal sito Top Rated Casinos del Regno Unito che, si è servito di Metacritic per provare a quantificare alcune delle opere musicali più negativamente criticate del 21° secolo.

Per ogni prodotto, Metacritic fornisce una valutazione, ottenuta trasformando ogni recensione in un punteggio numerico, e calcolandone quindi la media. Per quanto riguarda il conteggio delle parole, ottenuto dalle recensioni negative più comuni, esso deriva dal numero di volte in cui tali parole sono state utilizzate nelle recensioni.

Non considerando gli album pop che aprono la classifica, “Father of All Motherfuckers”, è risultato l’album rock con il punteggio più alto, con un punteggio di 4.8.

Tra le recensioni negative di “Father of all Motherfuckers” Varietà affermava:

“Lo sforzo sembra più un passo laterale che un balzo in avanti”

Tra le più aspre vi è quella di Under the Radar che definì l’album:

“fondamentalmente sdentato e privo di arguzia, originalità e invenzione”

oppure Sputnikmusic:

“Anche il fan più fedele avrebbe un aneurisma nel tentativo di capire cosa diavolo stavano pensando questi ragazzi su questo”

Non mancano però alcune posizioni decisamente meno drastiche, e se vogliamo anche elogiative. Classic Rock parla di “risultati rinvigorenti” dell’album, mentre Rolling Stone ha aggiunto:

“[È] un atto generoso di memoria rock recuperata, […] È una cosa profonda, profonda e, in un certo senso, anche una dichiarazione provocatoria e sottilmente politica”

In una classifica generale l’album è il sesto peggiore del secolo finora, dietro Justin Bieber, che ha conquistato i primi due posti con “My World” e “My World 2.0”, mentre al terzo posto c’è “The Big Day” di Chance the Rapper, al quarto “Confessions of a Dangerous Mind” di Logic e l’album “Scorpion” di Drake al quinto posto.

Tra gli album con le critiche peggiori troviamo il pop e rap, ma anche il rock e metal non ne escono completamente illesi. All’undicesimo posto della lista troviamo “Pacific Daydream” dei Weezer e al sedicesimo i Nickelback con “The Long Road”. “St. Anger” dei Metallica al numero 23, di nuovo i Green Day con “Dos!” al numero 37, “Love Lust Faith + Dreams” dei Thirty Seconds to Mars’ al numero 44 e “Cyr” degli Smashing Pumpkins al numero 47.

Vedendo tali risultati non sorprende la terza posizione del rock come peggior genere, dietro solo al pop/rock e rap. Seguono l’alternative/indie rock all’undicesimo posto, il rap-metal al quattordicesimo, l’emo al quindicesimo, l’heavy metal al sedicesimo e l’alternative al diciottesimo.

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