King Gizzard_Spaziorock
NUOVE USCITERECENSIONITOP ALBUM

King Gizzard & The Lizard Wizard – Ice, Death, Planets, Lungs, Mushrooms and Lava

Ormai è noto, i King Gizzard & The Lizard Wizard pubblicano album come se non fossero veramente loro a produrli. Con la pubblicazione di “Ice, Death, Planets, Lungs, Mushrooms and Lava” si arriva a quota 21, ma il progetto della band australiana per il mese di ottobre è quello di pubblicarne altri due, arrivando così ad una media di quasi due album studio all’anno (1.91, per essere esatti). L’album uscito venerdì 7 ottobre non è nient’altro che un insieme di jam della band incollate insieme, per le quali erano pronti unicamente alcuni testi e i titoli. Pare infatti che al frontman Stu Mackenzie vengano in mente titoli adatti per le canzoni della sua band e che poi li collezioni per le produzioni future. Comunque sia, anche in questo caso tutti i membri della band si sono interscambiati più volte gli strumenti, creando una miscela di talenti a cui è stato facile abituarsi già dai primi anni di vita della band.

Ice, Death, Planets, Lungs, Mushrooms and Lava” è un’incredibile esplosione di creatività per la band che si era già affacciata nel 2022 con la pubblicazione di “Omnium Gatherum” lo scorso aprile. Il primo assaggio del nuovo lavoro è avvenuto a settembre con la pubblicazione del singolo “Ice V”, un brano vincente capace di trasportare l’ascoltatore in un poliziottesco ma ambientato in un mondo alieno. L’album è infatti un viaggio continuo tra il nostro mondo e pianeti inesplorati, richiamato sia dai testi che dalla copertina dell’album – con un evidente citazionismo alle locandine degli horror anni Cinquanta. Quello che viene intrapreso è un viaggio lungo; l’album contiene solo sette tracce ma la loro durata complessiva è poco più di un’ora. Con i suoi 13 minuti circa di lunghezza, “Hell’s Itch” rappresenta la canzone più lunga dell’album: come spesso può capitare per pezzi così lunghi, “Hell’s Hitch” non è affatto un brano tirato per le lunghe, ma racchiude in quei minuti l’essenza dell’album, in cui la band esprime tutto il suo potenziale andando a toccare buona parte dei generi che ha sperimentato lungo la sua esistenza. Impossibile infatti non citare le forti influenze jazz, più evidenti in tracce come “Gliese 710” che in altre. Il brano appena citato ricorda sicuramente “On The Corner” di Miles Davis, uno dei grandi maestri del jazz che ha evidentemente ispirato il sassofonista (e polistrumentista) dei King Gizzard, Ambrose Kenny-Smith

Ice, Death, Planets, Lungs, Mushrooms and Lava” risulta quindi un perfetto esempio di giusta sperimentazione, in cui la band osa quel tanto che basta per regalare ai fan un prodotto ottimo, seppur con qualche sbavatura dovuta ad una parte cantata che alla lunga può risultare ripetitiva. Ciononostante, i King Gizzard hanno creato un lavoro con una potenza creativa con pochi pari, per il quale è necessario un ascolto approfondito e ripetuto se lo si vuole comprendere pienamente. Di certo, il ventunesimo album della band è uno splendido apripista per i prossimi album che arriveranno ad ottobre. 

Tracklist

  1. Mycelium
  2. Ice V
  3. Magma
  4. Lava
  5. Hell’s Itch
  6. Iron Lung
  7. Gliese 710

Comments are closed.

More in:NUOVE USCITE

0 %