I Linkin Park tornano con il loro primo Singles Collection, una raccolta contenente tutti i loro più grandi successi, scelti accuratamente da Brad Delson e Mike Shinoda. Per l’occasione i due raccolgono quelli che sono i 20 singoli più iconici della band, aggiungendo anche la nuova “Friendly Fire”, registrata durante le sessioni dell’ultimo album “One More Light”.

“Papercuts (Single Collection 2000-2023)” ripercorre il viaggio che i Linkin Park hanno intrapreso dai sobborghi di Los Angeles fino a diventare una delle band più famose e amate in tutto il mondo, con le loro iconiche sonorità che attraversano rock, pop, elettronica e nu metal, elaborando una formula che è riuscita ad arrivare al cuore di milioni di persone. E anche questa pubblicazione non delude le aspettative da quel punto di vista, offrendo ai fan vecchi e nuovi una raccolta delle loro più grandi hit, insieme a qualche rivelazione dell’ultimo anno.

Molte delle canzoni presenti nella raccolta arrivano dai primi tre album, “Hybrid Theory”, “Meteora” e “Minutes to Midnight”, come la straziante ma bellissima “Crawling”, l’inconfondibile “In The End” (pezzo simbolo dei Linkin Park), “What I’ve Done” e “Numb”. Quest’ultima viene “ripetuta” nella raccolta, accontentando sia i fan del rock che quelli del rap, aggiungendo anche la versione di “Numb/Encore” con Jay-Z, tratta da “Collision Course”.

Una chicca l’idea di aggiungere “QWERTY”, pezzo molto amato da tutti i fan, che guadagna finalmente il proprio posto in una pubblicazione vera e propria e non solo nell’EP “Underground 6”. Passando poi ai brani più recenti, dall’ultimo album “One More Light”, uscito poco prima della scomparsa di Chester Bennington, troviamo solo la straziante title track. Proprio parlando di questo, a prescindere dalle emozioni che possano scaturire nel ripercorrere il viaggio musicale di una band così iconica, rimane sempre un piacere poter ascoltare ancora una volta le miracolate doti canore di Bennington, in questo caso in pezzi “nuovi” come “Lost” e “Friendly Fire”, poste giustamente in chiusura.

Sono passati quasi sette anni da quel giorno maledetto e ancora oggi continuiamo a chiederci cosa ne sarà dei Linkin Park. Forse la risposta è dietro l’angolo, forse non arriverà mai. Rimane il fatto che ci scalda il cuore poter mettere in moto i ricordi e lasciarci andare grazie a pubblicazioni simili, che, pur non aggiungendo nulla alla splendente carriera della band californiana, ci danno la possibilità di riscoprire tappe fondamentali del nostro viaggio musicale.

Tracklist