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No Bragging Rights – No Bragging Rights [EP]

Sette anni che sembrano un’eternità: tanto è passato da “The Concrete Flower”, ultimo full length dei No Bragging Rights. Una pausa che sembrava destinata a durare ancora per molto tempo, ma che vede, invece, la sua fine con la fioritura di un nuovo EP omonimo che riscalda la fine di un 2021 già sfiancato da una miriade di convincenti uscite discografiche. La creatura di Mike Perez è esperta navigatrice nei furenti mari del post-hardcore, dagli albori più ruvidi di “Because You Believe In Something Beyond Them”, ai tuffi melodici nella vasca emozionale dell’emocore durante il periodo 2012-2014.

Adattamento alle emozioni e alle necessità, ciò ha portato i No Bragging Rights a cambiare, a fermarsi quando necessario, a mantenersi in costante movimento, alla ricerca di nuovi orizzonti: ed è così che l’EP donatoci dai quattro di Riverside è uno sfidare ancor di più se stessi, una prova carica di emotività che incontra una tessitura strumentale ancor più tecnica rispetto al passato, che stuzzica in maniera tanto evidente i label mates e compagni di vita Counterparts. Incredibile è il gusto musicale condiviso dalle due band, capaci di influenzarsi a vicenda, senza mai scavalcarsi l’un l’altro: più melodici a livello vocale i californiani, più viscerali e duri gli uomini di Brendan Murphy.

“Strengths Perspective” accende la miccia dell’ EP, Mike Perez strizza le sue corde vocali, toccando morbidezza e acredine in una sventagliata di riff segaossa che partono, si stoppano e si capovolgono tra le scale melodiche di Daniel Garrow, mattatore della scena. Coi ritornelli colmi di dolore di “Walking Blind”, con cui i No Bragging Rights riesumano gravosi problemi di dipendenza, cadiamo verso la devastazione sonora che ha da offrirci la martellante “Stages”, la traccia più forte del plot – lo stesso effetto ce l’aveva fatta la dura “Right Minded” nel predecessore. Luci fioche fuoriescono dal più solare riffing di “The Weight”, dall’architettura più complessa rispetto alla più accessibile e diretta “Regret”, che fa da antipasto alla conclusiva “Unapologetic”, che riassume in quasi quattro minuti la proposta odierna dei californiani.

“No Bragging Rights” riparte con orgoglio da quanto lasciato nel 2014, semi diventati ormai fiori dall’aroma maturo, di quelli che si acquisiscono solo con gli anni: più che di rinascita, potremmo parlare di risveglio da un lungo letargo, dal quale i californiani si sono rialzati con un’energia rinnovata. L’EP ci riporta qualità che già conosciamo, senza cambiamenti di sorta nella tipologia di songwriting, ma con una maggior cura agli arrangiamenti e alle vocals, il tutto a servizio di tematiche toccanti e personali: buona la (nuova) prima, No Bragging Rights.

Tracklist:

01. Strengths Perspective
02. Walking Blind
03. Breaking Point
04. Stages
05. The Weight
06. Regret
07. Unapologetic

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