Normandie - Dopamine
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Normandie – Dopamine

There’s blood in the water
We’re poisoning paradise

“Che bello l’album nuovo dei Normandie è la frase che ho ripetuto più spesso nell’ultimo periodo, consigliando a chiunque apprezzi il genere di ascoltarlo non appena sarebbe uscito. “Dopamine” è una sorta di concept album, che nasce chiedendosi cosa accadrebbe se noi umani spingessimo troppo oltre le nostre menti e i nostri corpi. Instillando il dubbio in chi ascolta: e se lo avessimo già fatto? I Normandie danno così vita a una colonna sonora dei tempi in cui viviamo, con sonorità che mixano emozioni diverse: gioia, tristezza, nostalgia, speranza, delusione.

Non voglio fare troppi confronti con lavori precedenti, come l’apprezzatissimo “Dark & Beautiful Secrets” del 2021. Le band sono fatte di persone, che penso debbano sentirsi libere di creare nuova musica senza l’ansia del confronto con quello fatto in precedenza. Non può esserci evoluzione, altrimenti.

Apre l’album il pop-rock pulito di “Overdrive”, una buona intro che però non parte subito in quarta, ma ha bisogno di tempo per ingranare. A scaldare l’atmosfera ci pensa, subito dopo, “Serotonin”, in cui la voce del frontman Philip Strand diventa più viscerale e carica di sentimento: il ritornello rimane immediatamente in testa, con un bridge che ricorda tantissimo i Bad Omens verso la fine.

La tracklist prosegue con pezzi che fanno venire voglia di cantare senza sosta, sotto il palco o in macchina con i finestrini abbassati. Non si può negare che qualche giro di accordi possa sembrare banale, come nel caso di “Flowers For The Grave”, “Sorry” o “Butterflies”, ma è impressionante quanto è facile ricordarsi subito a memoria ogni pezzo. Diventa difficile stare fermi quando arriva il momento di “Colorblind”, con un ritmo incalzante accompagnato da suoni elettronici, seguita dalla bellissima e malinconica “Hourglass” con Dani Winter-Bates (cantante dei Bury Tomorrow), probabilmente la traccia migliore dell’album.

Si arriva così alla fine, dove troviamo un pezzo già pronto a scalare le classifiche pop di tutto il mondo: “Glue” è un brano impacchettato e infiocchettato a dovere, che sono sicura riuscirà a piacere a chiunque: è spensierata, leggera, allegra, e lascia un buon ricordo di tutto l’album.

Con “Dopamine” i Normandie ci regalano un disco godibilissimo, da ascoltare quando si ha voglia di cantare a squarciagola ballando per casa. Non è sicuramente il loro miglior album, ma si può ascoltare in loop per tutto il giorno senza stancarsi.

Tracklist

01. Overdrive
02. Serotonin
03. Flowers For the Grave
04. Blood In the Water
05. Ritual
06. Butterflies
07. Colorblind
08. Hourglass (featuring Dani Winter-Bates)
09. Sorry
10. All In My Head
11. Glue

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