“Non sarà di certo la pioggia a fermarci”: potrebbe tranquillamente essere questo lo slogan della decima edizione de L’Umbria Che Spacca, il prestigioso festival di Perugia, città che da sempre coltiva e cura minuziosamente il pregiato dono della musica live, intarsiandolo in una cornice architettonica a dir poco stratosferica. Non ci troviamo esattamente nel pieno del bellissimo centro storico, ma bensì nei verdeggianti Giardini del Frontone: è qui che, su un main stage sorvegliato da un cielo ambiguo e pullulante di nuvoloni, si scarta il più invitante dei cioccolatini dell’alternative rock italiano: i Verdena.

Ma c’è ancora del tempo per farlo, tempo che viene colmato in maniera diversificata dal folk pop acustico di Santa, dalle evoluzioni post-rock dei Nur. – gran presenza scenica – e dall’indie pop ancheggiante dei Manitoba, che stuzzicano il pubblico e scacciano via quella pioggerellina che ha accompagnato tutti e tre i set di apertura.

Difatti, il cielo sembra più clemente quando gli Elephant Brain mettono piede sul palco, al di sotto del quale radunano tutti i presenti: sarà che sono di casa, sarà che comunque il rock dei perugini mette d’accordo anche i più schivi, ma come rivoltano i parterre ‘sti cinque ce ne sono – a livello emergente in Italia – ben pochi. Dai grandi classici da pogo incendiario (“Weekend”, “Soffocare”) alla forte emotività secreta da “Agata” e da “Scappare Sempre”, fino alle più recenti “Come Mi Divori” e “Neanche Un’Ora Sveglio”; insomma, come scaldarsi al meglio per quello che ci aspetta.

Quando la notte avvolge definitivamente i giardini, l’aria si fa più rarefatta, si cade in un oblio d’attesa illuminato da sole luci violacee che mirano un palco ricoperto di fumo, fin quando non vengono meno anche queste e dal buio spuntano fuori tre teste (più una) che innalzano un polverone di urla.

Inizia pacato l’atterraggio in terra umbra dei Verdena, con i docili schemi di “X Sempre Assente” a cullare la platea per qualche minuto; dura molto poco, però, giusto il tempo che Alberto Ferrari strozzi quelle note iniziali di “Loniterp” e viene giù il delirio. Partono le prime resse, il crowd surfing divaga a macchia d’olio sulle stoccate di batteria di Luca Ferrari in “Logorrea (Esperti All’Opera)”, mentre “Paul e Linda” tira uno schiaffone blues rock in faccia a tutti.

È un set tiratissimo quello della band di Albino, che ripesca da un passato lontano – “Dentro Sharon” ancora riecheggia nelle orecchie e nelle ginocchia risentite – e da uno più recente – la roboante “Lui Gareggia” o il mascolino groove di “Fuoco Amico II (Pela I Miei Tratti)” – accorpando il tutto ai pezzi dell’ultimogenito “Volevo Magia”: l’andante “Cielo Super Acceso”, l’acida “Dialobik”, la scanzonata “Chaise Longue” o la toccante “Sui Ghiacciai”, tutti tasselli che ricoprono gran parte della scaletta, intercalati da piacevoli ritorni on stage (“Nova”), schiacciasassi evergreen (“Don Calisto”) e gli immancabili momenti acustici di “Trovami Un Modo Semplice Per Uscirne” e “Razzi Arpia Inferno e Fiamme”, che smorzano tensione e fatica e pizzicano le delicate corde del cuore.

Photo Credits: Paolo De Francesco

Un cuore che torna a battere a BPM impazziti con “Volevo Magia”, il fulmine hardcore che chiude il primo troncone di concerto prima dell’immancabile encore, aperto dal sempre gradito abbraccio tra il basso di Roberta Sammarelli ed il pianoforte di Alberto Ferrari nella splendida “Scegli Me (Un Mondo Che Tu Non Vuoi)”. Ancora qualche innesco da moshpit con il trittico al tritolo “Muori Delay”, “Isacco Nucleare” e “Un po’ Esageri”, prima della granitica chiusura affidata a “Paladini” e al suo outro esteso.

L’ennesima masterclass della band di Albino, in una cornice suggestiva e con tanta bella gente. Qualche piccolo rimpianto per l’assenza in tracklist de “L’Infinita Gioia di Henry Bahus” e di “40 Secondi Di Niente”, che avevano invece allietato le date di Bologna e Padova, ma inezie che vengono risucchiate dal solito spettacolo roccioso tirato su dalle punte di diamante del rock alternativo nostrano. Colossi.

Setlist

X Sempre Assente
Loniterp
Logorrea (Esperti All’Opera)
Paul e Linda
Cielo Super Acceso
Lui Gareggia
Dentro Sharon
Dialobik
Chaise Longue
Trovami Un Modo Semplice Per Uscirne
Razzi Arpia Inferno e Fiamme
Fuoco Amico II (Pela I Miei Tratti)
Crystal Ball
Nova
Don Calisto
Sui Ghiacciai
Volevo Magia

Encore
Scegli Me (Un Mondo Che Tu Non Vuoi)
Muori Delay
Isacco Nucleare
Un Po’ Esageri
Paladini

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