Alluvial - Death Is But A Door
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Alluvial – Death Is But A Door

An empty gun on the floor
To show you time is but a window
And death is but a door

Gli Alluvial nascono come band strumentale nel 2016, pubblicando l’album “The Deep Longing For Annihilation” l’anno successivo: 10 tracce dal sound progressive death metal, con tanta tecnica ma nessuna scintilla capace di farli spiccare nella già ricca scena americana e mondiale. Decidono, così, di far salire a bordo il cantante Kevin Muller nel 2021, pubblicando “Sarcoma” e firmando con Nuclear Blast. Un salto dovuto alla maturità del sound, che abbandona il lato più progressive e si concentra sul death metal, e alla particolarità del timbro vocale di Muller.

A due anni di distanza, eccoli tornare con “Death Is But A Door”, un EP di sole quattro tracce che riesce a darci un assaggio di cosa potrebbe arrivare nei mesi a venire. Piacerà tantissimo a chi aveva apprezzato “Sarcoma”, ma sarà anche un’ottima introduzione alla band per chi non la conosce ancora.

Gli Alluvial hanno composto ogni brano con attenzione, per inserire il loro sound progressive delle origini in un pattern più aggressivo e dare vita a un sound intricato ma godibilissimo. La tracklist si apre con “Bog Dweller”, con cui ci immergiamo immediatamente nell’ascolto di riff incisivi e sincopati, accompagnati da un muro di blast beat e variazioni progressive. Bellissima la melodia dal sapore Fit For An Autopsy, unita ad assoli alla Slayer e ritmiche alla Meshuggah. Un brano capace di dare il giusto spazio a ogni strumento e, soprattutto, alla voce. Passiamo poi a “Fogbelt”, una buona dimostrazione che la musica sa parlare da sola: la sezione strumentale è perfetta, suona come una pausa per dare a Muller il tempo di ricaricarsi e concludere in bellezza con le successive due tracce.

La terza traccia è “Area Code”, in cui le sonorità progressive degli esordi si sentono molto chiaramente. Vengono introdotti archi e percussioni in una ritmica non banale, mantenendo alta l’attenzione durante l’ascolto. Ma non mancano breakdown aggressivi e riff di chitarra brutali, con un pizzico di sound atmosferico. L’EP si conclude con la title-track “Death Is But A Door”, un brano che ci permette di avere una visione più completa della band. C’è tutto: potenza, riff veloci, voci pulite, melodia. E questo tutto ci fa capire che gli Alluvial sono in grado non solo di far moshare sotto il palco, ma anche di far emozionare.

“Death Is But A Door” mescola alla perfezione aggressività, tecnica, energia esplosiva e melodia. Se è un assaggio di quello che gli Alluvial continueranno a fare, siamo sicuri che riusciranno a ritagliarsi un posto importante nella scena death metal attuale.

Tracklist

01. Bog Dweller
02. Fogbelt
03. Area Code
04. Death Is But A Door

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