Blind Guardian + GloryHammer - Tour 2016
18/05/16 - O2 Ritz, Manchester (UK)


Articolo a cura di Costanza Colombo
I Blind Guardian non hanno mai fatto mistero della loro predilezione per cornici e specchi.

E' infatti una cornice il confine dell'altrove fantastico, nell'universalmente amato "Imaginations From The Other Side" e uno specchio la soglia di insondabili misteri nell'ultimo "Beyond The Red Mirror".

Campeggia dorato anche come unica scenografia, dietro al trionfo di piatti di Frederik Ehmke, nel tour che i Blind Guardian hanno inaugurato neanche una settimana fa in terra natia, al Garage di Saarbrücken.
Peccato in nessuna delle molte date già programmate, da qui a Dicembre, la band di Krefeld varcherà la frontiera bel paese.

Totalmente ignara di ciò, la folla corvina dell'O2 Ritz si è assiepata composta, ma birrofora, sotto il palco, in attesa che lo specchio più famoso del power metal teutonico gli concedesse una sbirciata su quell'immaginario che, da oltre trent'anni, rimbomba di echi di crociata e gesta tolkeniane.


La prima emanazione del mirror, mirror on the wall sono i GloryHammer. All'anagrafe heroic fantasy power metal, in una parola sola: fantasmagorici. Sbarcati da una dimensione spazio-temporalmente aliena (se non erro, l'Impero Galattico di Fife, ndr) hanno dalla loro tutta la grinta e la spigliatezza necessaria per entusiasmare, come pochi opener, fin dalla prima traccia.


blind_guardian_manchester_2016_12_02


Costumi scenici, martello gigante d'ordinanza e siparietti, fanno da apprezzabilissimo contorno a una setlist di otto tracce che vola via in un batter d'occhio. Proprio per questo, alla domanda del frontman Thomas Winkler: "do you want one more song about unicorns?" la risposta è quindi un inevitabile boato d'assenso. La prova del nove è stato vedere un energumeno, sulla cui maglia campeggiava "brutal old school Welsh death metal" saltellare come un folletto invasato su tracce quali 'Legend of the Astral Hammer' o 'The National Anthem of Unst'.

 

Tornando ai titolari della serata, la band fa il suo ingresso sull'intro sensazionale di 'The Ninth Wave', una delle sole due tracce proposte da "Beyond The Red Mirror". Possibile? Ebbene sì. I Blind Guardian sono in tour per un disco che sono i primi a trascurare a beneficio della precedente discografia. Tanto per chiarire il quadro, gli ultimi quattro album insieme hanno totalizzato cinque tracce in scaletta contro le quattro proposte da "Nightfall in Middle-Earth". Scelta comprensibile ma che lascia intuire come la band stessa sia consapevole che quanto prodotto post 1998 non basti ad equiparare quello che, a detta di molti, è il loro capolavoro.

Ciò nonostante, nessuno si è lamentato. Difficile proseguendo con una 'Time Stands Still (at the Iron Hill)' seguita a ruota da 'Nightfall' e 'Fly', unica estratta da "A Twist In The Myth", e dal roboante inizio di 'Tanelorn (Into the Void)'. E' poi il turno della 'Prophecies' e di 'The Last Candle', il cui "somebody's out there" viene a lungo inneggiato dal pubblico, parimenti allo storico "Valhalla, deliverance" nel primo dei due encore.


blind_guardian_manchester_2016_01_01


Nè la staticità scenica nè i purtroppo tradizionali problemi di volumi hanno infatti compromesso il coinvolgimento dei fan dalla prima all'ultima delle 17 tracce intonate da Hansi Kürsch, ovvero l'uomo a cui bastano due dita a sollevare una intera platea. Poco importa se la voce non sia più quella di un tempo, il carisma è inossidabile. Che si tratti di 'Bright Eyes' o di 'Into the Storm', il frontman di nero vestito esibisce comunque energia e tenacia ammirevoli, sostenuto da una band di consumati performer.

Miglior momento dello show la 'Lord of the Rings' scandita dal battito di mani e cantata in alternanza con la folla. Purtroppo unica parentesi di magia tangibile ai livelli di quella creata dalle atmosfere dei dischi.

E se live il sound non è dei migliori, alla fine pare che poco importi. Tanto a vedere i Blind Guardian si va per cantare 'The Bard's Song - In The Forest' e finire di consumarsi le corde vocali sulla tradizionale 'Mirror Mirror' in chiusura. Tanto basta allo stesso Hansi per toglieri la maschera solenne indossata fino a quel momento e illuminarsi infine in un sorriso. Dopo tutti questi anni, il pubblico non è l'unico a entusiasmarsi ancora.


(Clicca qui per la FotoGallery)


Setlist GloryHammer

Rise of the Chaos Wizards
Legend of the Astral Hammer
Hail to Crail
The Hollywood Hootsman
Angus McFife
Universe on Fire
The Unicorn Invasion of Dundee
The National Anthem of Unst

 

Setlist Blind Guardian

The Ninth Wave
Time Stands Still (at the Iron Hill)
Fly
Tanelorn (Into the Void)
Prophecies
The Last Candle
Lord of the Rings
Bright Eyes
Journey Through the Dark
Imaginations from Other Side

Encore:

Sacred Worlds
The Script for My Requiem
Valhalla

Encore 2:

Into the Storm
The Bard's Song - In the Forest
Mirror Mirror




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool