Blind Guardian - Beyond The Red Mirror Tour 2015
06/05/15 - Atlantico Live, Roma


Articolo a cura di Simone Castelli

Con non poche remore ho deciso di andare a sentire i Blind Guardian in quel dell'Atlantico di Roma dopo la mia personale delusione dall'ultimo album Byond the Red Mirror, ma il metal latita abbastanza sulla scena capitolina ed un concerto di questo calibro non potevo perdermelo.

 

Andiamo con ordine. Arrivo in prossimità del locale adiacente alla trafficatissima Statale Pontina in elegante ritardo a causa di precedenti impegni lavorativi, quello che mi si presenta è un parcheggio stracolmo e già questa è una gioia. Entro nel locale caldo e saturo di umidità con gli Israeliani Orphaned Land che intrattengono il numeroso pubblico con il loro death metal misto a folk e prog. Il frontman scherza sul fatto di assomigliare al Gesù e di provenire dalla Terra Santa che a suo parere di santo ha poco.

 

Alle 21.05, con alcuni minuti di anticipo rispetto alla scaletta, i Bardi salgono finalmente sul palco sulle note di "The Ninth Wave" opener dell'ultima fatica. Hansi Kürsch è in una forma, fisica e vocale, strepitosa che anima ancora di più i cuori e le teste degli astanti. I teutonici mancano da tempo dalla scena romana e a loro parere stare così lontano da una città così magnifica è come esserne stati banditi, il che dà il via alla stupenda "Banish From Sanctuary" dal loro secondo studio album. Seguono a ruota "Nightfall", "Fly", "Tanelorn", "Prophecies" e "Lost in the Twilight Hall". A questo punto le sonorità cambiano ed il set diventa acustico con la nuova "Miracle Machine" e la stupenda "Lord of the Ring".

 

 

Il pubblico comincia a declamare a gran voce "Majesty", opener del loro primo album, ma Hansi nicchia e annuncia che quella sera aveva promesso che non l'avrebbero fatta e subito partono le note di "Traveler in Time". I bardi però devono cedere, per loro stessa ammissione sia in Spagna che in Italia è sempre richiestissima, ed è così che parte "Majesty" tra il tripudio della folla. A seguire arriva "And Then There Was Silence" che chiude la prima parte del concerto.

 

L'attesa per l'encore dura pochissimi minuti, neanche il tempo per una birra, e le parole di "War Of Wrath" riempiono l'aria dell'Atlantico e su "...She, the mistress of her own lust" partono giustamente le note di "Into The Storm". Seguono "Twilight Of The God" e l'energetica "Valhalla".

 

Seguono pochissimi secondi di pausa e comincia il rush finale con "Wheel of Time", "The Bard's Song - In The Forest", ormai un must cantato a squarciagola da mille voci, e a chiudere il tutto l'immancabile "Mirror Mirror".

 

 

Esco brillo e contento dal locale, Roma ormai sempre più parca nell'elargire gioie a noi poveri metallari, ma finalmente ci ha fatto un regalo, inoltre ho avuto il piacere di vedere dal vivo un gruppo che in studio mi emoziona ormai poco ma che dal vivo sa regalare ancora tanta felicità.

 

So long Bards see you in the Middle Earth.

 

Setlist:
The Ninth Wave
Banish from Sanctuary
Nightfall
Fly
Tanelorn (Into the Void)
Prophecies
Lost in the Twilight Hall
Miracle Machine
Lord of the Rings
Traveler in Time
Majesty
And Then There Was Silence

 

War of Wrath
Into the Storm
Twilight of the Gods
Valhalla

Wheel of Time
The Bard's Song - In the Forest
Mirror Mirror




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