In Flames
Sounds From The Heart Of Gothenburg [CD/DVD]

2016, Nuclear Blast
Alternative

Questi sono gli In Flames oggi. Fatevene una ragione.
Recensione di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 27/09/16

L' autunno caldissimo degli In Flames è molto più di un gioco di parole: la nuova release "Battles" è già bella che pronta per l'uscita prevista in realtà a novembre, e la band svedese ha pensato bene di mettere a referto un bel live album (disponibile anche in DVD) per scaldare a dovere i motori dei fans.

"Sounds From The Heart Of Gothenburg" è il resoconto di una fantastica serata tenuta allo Scandinavium di Göteborg due anni orsono davanti a diecimila fans urlanti. Il tour era quello del discusso "Siren Charms", ennesimo oggetto della discordia fra fans di nuova e vecchia data. I tempi in cui Göteborg era la culla della scena death svedese sono ormai lontani ed è il caso di farsene una ragione,  oggi gli In Flames sono a tutti gli effetti una band mainstream che continua a riempiere le arene senza il minimo cenno di cedimento. Questo è senz'altro un dato di fatto e ve lo diciamo in anticipo per non creare false aspettative. Il live è la perfetta fotografia di quello che oggi sono diventati Fridén e soci: un sound chirurgico, libero da pretese concettuali e che in sede live pur alleggerito delle imponenti produzioni di studio, acquista grande immediatezza. Superfluo ribadire la totale dipendenza dalla figura del vocalist che, nel bene e nel male, caratterizza la band non solo a livello di immagine; la componente strumentale infatti, un tempo ricca di riff e fraseggi, oggi assomiglia più che altro a una rampa di lancio per il prossimo refrain d'acchiappo e anche se qualche svarione per il buon Anders Fridèn era da mettere in conto, la performance si assesta comunque su livelli molto buoni. Ben quattordici brani su venti sono tratti dalle ultime tre prove in studio, gettone di rappresentanza invece per il resto della discografia (restano esclusi "Whoracle" e "Lunar Strain": giudicate voi...), pur mancando qualche hit clamorosa come "Come Clarity" e "My Sweet Shadow" il disco gira che è un piacere e raccoglie con precisione tutte le caratteristiche della band nella sua incarnazione più recente. Degno di nota il pubblico mai così lontano dallo stereotipo gelido e poco partecipe tutto scandinavo, la platea dello Scandinavium si unisce ad Anders Friden cantando a squarciagola i refrain di "Only For The Weak" e "Take This Life" in un continuo botta e risposta in lingua madre.
 
Ci sarà sempre tempo per aprire un dibattito sull'evoluzione artistica di una band che ha fatto del chiaroscuro la chiave di lettura della propria carriera, ma siamo davvero sicuri che ne valga la pena? Nel frattempo i numeri restano dalla loro parte e se volete farvi una vaga idea di cosa gli In Flames siano diventati, potreste sempre abbandonare i pregiudizi e provare a ripartire da qui. Non tutti i live vengono per nuocere.




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool