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Converge – Bloodmoon: I

Possiamo dirlo, la discografia dei Converge ha ben pochi difetti: rivoluzionari e visionari, i quattro maestri di Salem tramutano la sfera nera dell’emotività più profonda in matematica follia sonora dal lontano 1990. Ricerca costante ed evoluzione del sound, parallelamente all’inesorabile incedere delle lancette del tempo, i Converge non si sono mai fermati al velenoso hardcore degli esordi, ma sono andati ben oltre, cambiando corazza, ma rimanendo sempre con lo sguardo rivolto al loro stampo d’appartenenza.

Bloodmoon: I” ci piomba addosso come un fulmine, illuminando solo per un secondo il nostro campo visivo, per poi lasciare che le tenebre soffochino i nostri occhi terrorizzati. In collaborazione con la regina del dark-folk Chelsea Wolfe e del suo collaboratore Ben Chisholm, e con la partecipazione della sei corde di Stephen Brodsky (Cave In), il nuovo full length di Jacob Bannon e soci è un lavoro corale assolutamente spiazzante e (quasi) del tutto nuovo.

Già con il singolo “Bloodmoon”, i Converge ci cacciano a pedate dalla dolce comfort zone del loro sound tipico, ergendo una marcia oscura, greve, pachidermica, aperta da cupi rintocchi di pianoforte e portata avanti da sferragliate secche di chitarra in una solenne processione nera. Chelsea Wolfe ammalia e seduce, Jacob Bannon affonda e lacera, in un dualismo che brucia prepotentemente per tutto il disco, diventandone punto focale. “Viscera Of Men” ci fa credere, per qualche secondo, di poter riassaporare l’assetato hardcore di “The Dusk In Us”, per poi frenare e rimboccare la strada della traccia precedente: i Converge non sono mai stati solo ed esclusivamente rapidi e pungenti, anzi, hanno sempre fatto un uso ben centellinato dei ritmi lenti, per spezzare, per ragionare, per penetrare ancor più a fondo nei meandri della mente (“Wretched World”, “Thousands of Miles Between Us”, giusto per citarne due), ma impostare un intero album su tali atmosfere e su tali bpm risulta una novità assoluta.

“Flower Moon” avanza strisciando come un serpente tra i fili d’erba bagnati d’autunno, si infila con la sua acida sinuosità nelle nostre orecchie, richiamando il sound tenebroso degli Alice In Chains di “Tripod”, mentre “Tongues Playing Dead”, forse la traccia che più si avvicina all’offerta musicale dei Converge, rigira il coltello nei nostri corpi semi-narcotizzati. Con l’istrionica “Lord Of Liars” accediamo alla seconda sezione dell’album, in cui Chelsea Wolfe si rimette la corona sul capo, riprendendo il dominio: la sua meravigliosa voce si staglia con solennità nella lenta e ammaliante “Scorpion’s Sting”, si immette tra gli strati della complessa “Daimon” per poi addormentarci, in un estatico sonno, con la splendida “Crimson Stone”.

Dark-folk, shoegaze, post-hardcore, alternative metal, doom si concatenano nel gotico cammino del decimo studio album dei Converge: “Bloodmoon: I” è un’esperienza sensoriale completamente nuova e, come tale, va dosata cautamente, assimilandola a piccoli bocconi e ad occhi chiusi. La critica si è completamente spaccata a riguardo, dalla stroncatura netta si passa all’elogio supremo, ma la verità sta proprio lì nel mezzo: “Bloodmoon: I” è un album godibilissimo, prodotto e registrato divinamente, capace di immergerci in un’atmosfera lugubre ed indescrivibilmente unica, ma che trova il suo punto debole primario in una durata piuttosto eccessiva in correlazione al possente e complesso materiale sonoro messo a disposizione.

Diciamocela tutta: se “Bloodmoon: I” fosse stato il primo step di un side project o di un supergruppo, siamo più che certi che di giudizi negativi non ne avremmo visti, perchè la musica contenuta al suo interno è di alta qualità, va semplicemente scardinata dal glorioso repertorio dei Nostri ed interpretata nel verso giusto. Disco di transizione o no, la nuova fatica del quartetto di Salem ci porta una ventata di nuovi profumi, pronti ad inebriarci in una notte che sprofonda, sempre di più, in un plumbeo nero senza luce.

Tracklist:

01. Blood Moon
02. Viscera Of Men
03. Coil
04. Flower Moon
05. Tongues Playing Dead
06. Lord Of Liars
07. Failure Forever
08. Scorpion’s Sting
09. Daimon
10. Crimson Stone
11. Blood Dawn

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