Gli Inhaler sono l’ennesima giovane band che sta facendo record su record sia in patria sia sul mercato internazionale, anche se se ne parla poco e nulla, spesso in contesti che poco c’entrano con la musica. Un po’ di polemica contro la cultura musicale della nostra penisola? Forse.
Farsi spazio nel magico e fin troppo affollato mondo del pop rock – i cui confini li lasciamo decidere a voi – ma soprattutto farlo mantenendo quell’appeal alternative che piace tanto e valorizza davanti al pubblico e agli addetti ai lavori, il tutto mentre si è sotto contratto con la Polydor Records, è il mare di squali in cui navigano gli Inhaler. Non solo perché trattasi di un ambiente in cui viene richiesto ai giovani artisti di rivoluzionare e di creare qualcosa di completamente nuovo, ma anche perché è oggettivamente difficile trovare qualcosa di mai sentito in precedenza.
“Cuts & Bruises” arriva a due anni dal debutto “It Won’t Always Be Like This”, già memorabile in quanto diventato l’album d’esordio più velocemente venduto in formato vinile di questo secolo (e il primo album di una band irlandese a debuttare al primo posto nelle classifiche britanniche dopo più di un decennio), segnale che effettivamente questi quattro ragazzi hanno chi è disposto ad investire tempo e denaro per la loro musica. Undici tracce che nelle loro differenti elaborazioni delle influenze della band confermano la volontà di consolidare il lavoro fatto nel 2021, senza esagerare nella novità musicale – ma probabilmente senza nemmeno la volontà di farlo. Ritroviamo la collaborazione con Antony Genn, spalla solida su cui la band si è appoggiata per un progetto che ha più volte confessato essere a momenti difficile da creare.
Tra i brani si mettono immediatamente in mostra i due singoli che hanno anticipato l’album, “Love Will Get You There” e “These Are The Days”, due anthem che descrivono al meglio quelli che sono i temi centrali della band, l’amore e l’amicizia; scontati forse, ma anche rassicuranti e limpidi esattamente come dovrebbero essere quattro ragazzi di a malapena vent’anni.
Everybody’s got a dream, I like it best when I’m in it
These Are The Days – Inhaler
L’album in generale affronta questi temi anche con un velo di malinconia che contrasta con il sound ottimistico della maggior parte dei pezzi: troviamo delle references che fanno apprezzare la cultura musicale del gruppo e passiamo oltre certe lyrics che a volte fanno alzare gli occhi.
I ragazzi non hanno mai nascosto la passione e l’ispirazione per le guitar band dei decenni passati, che percorrono evidentemente tutto l’album: tra Arctic Monkeys, The Killers e The Strokes, interessante è la citazione (voluta o meno) ad “April Skies” dei Jesus And Mary Chain in “Just To Keep You Satisfied”.
Vocalmente il frontman Elijah Hewson non sfugge dal ricordare involontariamente il padre Bono, in particolare in brani come “If You’re Gonna Break My Heart” e “Dublin in Ecstasy”, ma va bene perché alla genetica non si comanda; l’influenza degli U2 non manca, nemmeno quella dello Springsteen più “da coro da stadio”, ma sfidiamo a trovare album di artisti simili che non le abbiano.
“Cuts & Bruises” è un album di un gruppo giovane con ancora molta strada da fare ma che per adesso ha i piedi ben saldati a terra. Scrivono, suonano, hanno già molto seguito tra un pubblico loro coetaneo, se non più giovane, che manda sold out i loro concerti e ascolta – spesso comprandola – la loro musica. Non avrebbe senso aspettarsi che rivoluzionino un genere musicale, ma gli diamo fiducia: nel mondo di oggi ai giovani servono terribilmente artisti come loro.
Tracklist
01. Just To Keep You Satisfied
02. Love Will Get You There
03. So Far So Good
04. These Are The Days
05. If You’re Gonna Break My Heart
06. Perfect Storm
07. Dublin in Ecstasy
08. When I Have Her On My Mind
09. Valentine
10. The Things I Do
11. Now You Got Me