Il magazine Rolling Stone ha inserito l’album del 2003 dei MetallicaSt. Anger” nella sua nuova classifica “50 album veramente brutti di artisti brillanti” al 43° posto.

Rolling Stone ha spiegato questa posizione definendo l’album “profondamente deludente“:

Lars Ulrich sembra come se stesse picchiando su un barattolo di latta per tutto l’album. Le canzoni appaiono sfocate e confusionarie.

I testi sembrano provenire direttamente dalla riabilitazione di Hetfield, il che va bene ma avrebbero dovuto rifletterci di più.

In una passata intervista a The Pulse Of Radio, Lars Ulrich ha ammesso che la band si è sorpresa delle cattiva accoglienza ricevuta dall’album da parte dei fan:

Ci siamo rimasti male perché il nocciolo della questione era mantenere il tutto il più crudo possibile.

Mi piace pensare che ci siamo riusciti perché questa reazione può significare che forse lo siamo stati troppo. Voglio dire, non ho rimpianti. Anzi, ne sono orgoglioso.

Orgoglioso che ce l’abbiamo fatta.

St. Anger” è stato pubblicato a giugno del 2003 a seguito di un periodo un po’ turbolento per la band in cui il bassista Jason Newsted aveva lasciato i Metallica, il frontman James Hetfield ha passato un lungo soggiorno in riabilitazione e tutta la band era sul punto di sciogliersi.

Queste vicissitudini si sono sommate all’assenza di assoli di chitarra, una produzione grezza e a suoni poco ortodossi che hanno lasciato interdetti gli stessi fan della band. Nonostante tutto questo l’album ha comunque venduto 6 milioni di copie in tutto il mondo ma i fan non si sono mai scomposti più di tanto.

Di questo ne sembrano consapevoli anche gli stessi Metallica che durante i concerti hanno sempre suonato meno brani estratti da “St. Anger” rispetto a quelli di altri album.

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