NUOVE USCITERECENSIONI

Ruïm – Black Royal Spiritism – I. O Sino Da Igreja

Perfezionista maniacale, Blasphemer viene non a torto considerato il geniale compositore capace di salvare dal naufragio i Mayhem dopo la morte di Euronymous, con il rilascio di “De Mysteriis Dom Sathanas” a fungere, almeno in quel particolare momento, da testamento definitivo della band. Quando alla fine del 1994 entrò nel gruppo su invito del batterista Hellhammer, non raggiungeva neanche i vent’anni, tuttavia non gli mancavano tecnica e idee, tanto che impresse un fondamentale stigma sul lavoro controverso e nichilista per antonomasia dei norvegesi, “Grand Declaration OF War” (2000). L’uscita dal gruppo nel 2008, ha permesso allo scandinavo di dedicarsi, oltre a un’altra formazione storica come gli Aura Noir, a numerosi progetti, dagli oggi dismessi Ava Inferi ai Twilight Of Gods, dagli Earth Electric agli Vltimas di Dave Vincent e Flo Mounier, autori tre primavere orsono dello splendido “Something In Wicked”. Evidentemente, però, il chitarrista e songwriter di Aurskog-Høland sentiva ancora la necessità di chiudere, in via definitiva, l’esperienza con la formazione simbolo del black metal mondiale, recuperando dei riff incisi su nastro nel periodo ’98/‘99, così da poter iniziare un nuovo percorso senza lasciare nulla di incompiuto alle proprie spalle.

Ispirato da questo materiale, nel 2020 il buon Rune decise di formare i Ruïm, che, a parte la presenza dietro le pelli del giovane César “CSR” Vesvre, costituiscono, de facto, un solo project, nel quale il Nostro riversa una robusta componente autobiografica, relativa ai suoi studi sull’occulto. “Black Royal Spiritism – I. O Sino Da Igreja” rappresenterebbe, dunque, il primo capitolo di una trilogia che si impernia sulle pratiche della stregoneria brasiliana e della tradizione sincretica Umbanda, divulgate al pubblico profano attraverso liriche in lingua madre, inglese e portoghese, quest’ultimo idioma base dei rituali della linha da esquerda. E idioma acquisito del musicista, visto che Eriksen risiede ormai da tempo in terra lusitana.

Il disco, però, pur carico di oscurità, lascia appena filtrare tremori da cerimoniale arcano e solforosi solipsismi evocativi, planando su quelle traiettorie futuristiche venate di death e tipicamente tardo novantiane che caratterizzavano l’EP “Wolf’s Lair Abyss” (1997), benché, rispetto a esso, l’insieme appaia più coeso e pianificato. L’approccio visionario caratteristico del mastermind si traduce nelle chirurgiche e spesso progressive tessiture dell’ascia, gelido bisturi che penetra entro il vuoto esistente tra i due poli opposti dell’armonia e della dissonanza, dando origine ad atmosfere da incubo, inframmezzate da passaggi ambient (“Ao Rio”), vibrazioni industrial (“Evig Dissonans”), e linee vocali di volta in volta biliose, sinistre, bisbigliate.

“Blood.Sacrifice.Enthronement”, un’autentica suite divisa in quattro sezioni, l’acidume diabolico che, alla velocità della luce, trabocca e rifluisce dai gangli spirituali di “The Triumph (Of Night & Fire)”, l’orecchiabilità serpentina e frenetica di “The Black House” e “O Sino Da Igreja”, una “Black Royal Spiritism” dall’ipnotico sapore modernista in stile Deathspell Omega/Farsot: brani di buona fattura, freddi e ferali, incisi nel marmo di un metallo nero vecchio stile opportunamente aggiornato, ma che non risultano, poi, a tal punto originali da suscitare grande meraviglia. La rivisitazione della stessa “Falls Of Seraphs”, tratta dal mini succitato, resta nell’ambito della lettura filologica, anche se l’ugola scorticata dell’ex Absu Proscriptor McGovern vale comunque il prezzo del biglietto, non sfigurando al cospetto della storica performance di Maniac.

Malgrado artwork, titolo e contenuto lirico suggeriscano un sound intriso di ritualismo, “Black Spiritism – I. O  Sino Da Igreja” sembra quasi contraddire i propositi esoterici di un Blasphemer che aveva, probabilmente, dei conti in sospeso con il passato da saldare. Il mestiere elevato a potenza.

Tracklist

01. Blood.Sacrifice.Enthronement
02. The Triumph (Of Night & Fire)
03. The Black House
04. Black Royal Spiritism
05. Evig Dissonans
06. Fall Of Seraphs
07. Ao Rio
08. O Sino da Igreja

Comments are closed.

More in:NUOVE USCITE

0 %