Il quindicesimo anniversario è un traguardo di notevole importanza. Lo è per una coppia di sposi, lo è per un umile redattore e, proprio sulla base di quanto ora detto, non può non esserlo per una band. In occasione del quindicesimo anno della loro carriera, ed in attesa della data del 24 Marzo 2024 al Live Music di Trezzo sull’Adda (biglietti qui), i Lord of the Lost decidono di “raccontarsi” al proprio pubblico, svelando tantissime curiosità sui loro inizi, sulle varie fasi della loro attività ed infine su cosa significhi per i ragazzi di Amburgo spegnere queste quindici candeline.

Non si poteva non iniziare questa chiacchierata parlando degli esordi della band, quando ancora si chiamava solo “Lord”, avvenuto nel 2009 sul palco di un piccolo ristorante di Schwerin. Adrenalina, urla a squarciagola, make-up sciolto ed amore sconfinato per la musica: nonostante ci fossero appena 50 presenti, tutti gli ingredienti erano al loro posto. Nessuno avrebbe immaginato che, 15 anni dopo, il gruppo si sarebbe esibito in venue con capienze di migliaia di spettatori, molte delle quali sold out e sarebbe stato coinvolto nell’organizzazione di un evento di nome Lordfest, ma la magia collegata alla musica è capace di questo ed altro.

Un cammino così lungo ha implicato ovviamente dei cambiamenti, degli scontri con l’industria discografica e, ovviamente, degli errori. Tuttavia, nessuno della band vorrebbe tornare indietro e cambiare qualcosa del passato, dato che ogni singolo passo è stato necessario per costruire un percorso che, nel bene e nel male, li ha plasmati, rendendoli fedeli a loro stessi e, fondamentalmente, autentici.

La nostra crescita organica, l’uccello che, poco alla volta, costruisce il nido, tutti i passi e le decisioni personali, il constrasto con tutte le persone del music business per fare ciò che ritenevamo fosse giusto… questo ci ha mantenuti autentici.

L’anno appena trascorso è stato pieno di prove importanti per i Lord of the Lost, che hanno affrontato un mini tour in piccoli club, un altro di spalla a delle leggende dell’heavy metal come gli Iron Maiden, a cui si aggiunge la loro partecipazione all’Eurovision. Un impegno del genere avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque, ma il gruppo ha riscontrato una grande apertura mentale da parte dei fan dei Maiden, che li hanno accolti nella maniera migliore possibile; la stessa apertura mentale è stata poi riscontrata all’Eurovision, dove i Lord of the Lost affermano di non essere stati trattati da estranei, imparando una delle regole non scritte della musica:

Le persone in basso combattono, mentre quelle al top collaborano.

Ovviamente, come la band sottolinea, ci sarà sempre un problema di gatekeeping, legato ad una certa fetta di persone che ti etichetteranno come traditore se non rispetti certi canoni estetici e/o musicali; tuttavia, come il gruppo sottolinea, la libertà espressiva e l’inclusività (con tanto di bandiera del Pride sfoggiata all’Eurovision) sono alla base di tutto, quindi metal, mainstream e goth saranno sempre ugualmente rappresentati nella musica dei Lord of the Lost.

È un’utopia credere che il mondo sarà mai completamente pacifico e tollerante, ma ciò non significa che non valga la pena di battersi per questo.

LordLostMilano

I 15 anni, si sa, vengono una volta sola e, proprio per questa ragione, il tour celebrativo non potrà non pescare a piene mani dalla vasta discografia del gruppo che, ad oggi, comprendere 8 dischi in studio, un album di cover e ben tre con un’orchestra. La band ci tiene a sottolineare che i fan di vecchia riceveranno delle piacevoli sorprese nelle scalette delle prossime date live, in cui non mancherà un momento più festaiolo (a base di cover) e che saranno suggellate da “One Last Song”, la vera hit dei Lord of the Lost.

È risaputo che, a proposito di musica dal vivo, tutto ciò che un fan vede è la band sulle assi del palco ma, in realtà, anche un singolo concerto è frutto del lavoro “silenzioso” di tante figure professionali diverse. L’attuale tour della band di Amburgo, ad esempio, prevede la presenza di almeno 20 persone on the road, che viaggiano insieme alla band.

Ma gli stessi membri dei Lord of the Lost devono mantenere una certa disciplina durante un tour. Come la band dichiara, ci deve essere una gestione rigorosa del tempo, quindi i classici cliché “sesso, droga e rock ‘n’ roll” sono messi al bando.

Per noi è importante offrire ai fan ciò che meritano: la migliore versione possibile di noi! In forma, ben riposati e con la mente sveglia. Nessuno merita di spendere soldi in ubriachi e figure rotte che cercano di superare i 120 minuti di spettacolo con i postumi di una sbornia e la svogliatezza.

Tour e famiglia, si sa, sono sempre un connubio difficile, così come è difficile coniugare le proprie esigenze personali con quelle del lavoro da musicista che, durante gli appuntamenti live, ha sempre poco tempo libero a disposizione. Ogni membro della band ha ovviamente la sua routine, ma i momenti dedicati a sé stessi non devono mai mancare, fosse anche solo per ricaricare le batterie e raccogliere le energie necessarie per un’esibizione a regolare d’arte.

Non poteva mancare qualche anticipazione sul LORDFEST del prossimo 14 Dicembre 2024, che si preannuncia come un evento di dimensioni più grandi e dalle alte aspettative, e che avrà luogo proprio ad Amburgo, città natale della band; così come non poteva mancare qualche riferimento alla data italiana dei Lord of the Lost, che si rivelano particolarmente legati al nostro paese, da sempre collegato al concetto di giornate soleggiate e, ovviamente, di buona cucina.

L’attesa, quindi, è tutta per il prossimo 24 Marzo 2024, giorno in cui i Lord of the Lost calcheranno le assi del Live Club di Trezzo sull’Adda.

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