Spariti completamente dai radar per tutto il 2023, in realtà nell’ultimo anno e mezzo i Pineapple Thief non sono rimasti con le mani in mano. Oltre agli impegni di Gavin Harrison con i Porcupine Tree e quelli solisti di Bruce Soord, la band ha trovato il tempo per lavorare alle tracce del nuovo album “It Leads To This”, che ha visto luce il mese scorso, ed è tornata finalmente in tour per promuovere il nuovo lavoro. Anche a questo giro non poteva mancare una data in Italia, Paese nel quale i Pineapple Thief, anche grazie all’arrivo di Harrison qualche anno fa, stanno continuando ad acquisire molta popolarità. Sono infatti passati due anni dall’ultima volta per la band inglese nel Belpaese, ma anche in questa occasione la risposta del pubblico si attesta su buoni numeri, mostrando un ottimo apprezzamento per quello che Soord e compagni stanno riuscendo a proporre negli ultimi anni, dopo un periodo di sfiducia e appannamento.

RandyMcStine

Ad aprire la serata all’Alcatraz di Milano è una nostra vecchia conoscenza, ovvero Randy McStine, chitarrista che ha suonato con i Porcupine Tree nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Nonostante queste siano le sue prime esibizioni da solista in Europa, il musicista si è fatto un buonissimo nome grazie al tour con Harrison e soci e, anche in questa veste, il pubblico apprezza quanto vede sul palco. McStine è completamente solo, armato semplicemente di sintetizzatori, una loop station e la sua fidata chitarra acustica, un assortimento che gli permette di proporre pezzi comunque dinamici e interessanti, senza che cali l’attenzione. Anche dal punto di vista vocale, Randy mostra pochissimi punti deboli e la sua esibizione varia tra pezzi dal suo repertorio solista e rifacimenti (semi)acustici di brani del suo progetto con Marco Minnemann.

Una ventina di minuti di pausa e tocca finalmente ai Pineapple Thief intrattenerci per il resto della serata. I quattro (accompagnati dal sempre fidato Beren Matthews) salgono sul palco senza grosse cerimonie e attaccano immediatamente con “The Frost”, primo singolo estratto da “It Leads To This”. Si tratta effettivamente di un ottimo brano anche per scaldare il pubblico, così come la successiva “Demons”. Ma ai Pineapple Thief piace giocare con la melodia ed ecco quindi che possiamo abbandonarci a “Put It Right”, pezzo nuovo e a suo modo particolare, che in sede live guadagna ancora di più.

PineappleThief2024

Fin da subito, quindi, la setlist è indirizzata verso l’intreccio degli ultimi lavori “Version Of The Truth” e “It Leads To This”, che viene suonato interamente, ma c’è ovviamente spazio anche per incursioni nel passato (sempre non troppo lontano) come nel caso di “Fend For Yourself”, “Give It Back” o “Dead In The Water”, proposta comunque nella versione rewired scritta insieme a Harrison dopo il suo arrivo. Inutile, in ogni caso, spendere le solite parole sulla performance del batterista, sempre perfetto in qualsiasi occasione, nonostante i numerosi progetti in cui è impegnato. Anche il resto della band si attesta sullo stesso livello, ma dopo le diverse occasioni in cui abbiamo potuto vederli, sappiamo bene la qualità che i cinque sono in grado di esprimere, suonando senza alcuna sbavatura pezzi che possono sì essere inseriti nel filone prog, ma che vengono resi comunque molto accessibili e orecchiabili.

Fino alla conclusione dello show, la band gioca molto bene sugli equilibri tra pura melodia ed esplosioni sonore e lascia all’encore due perle del calibro di “In Exile” (più tendente alla melodia) e “Alone At Sea”, i cui riff corposi e pesanti ci conducono verso la fine di una serata più che piacevole.

Insomma, niente grandi sorprese: dopo 25 anni, i Pineapple Thief sono nella fase migliore della loro carriera e sono giustamente annoverati tra le maggiori realtà prog/art rock moderne. Vederli suonare dal vivo non può che confermare questa impressione e quindi ci auguriamo di poterli ammirare di nuovo presto dalle nostre parti. Anche perché, come detto dallo stesso Bruce Soord “una sola data è troppo poco per l’Italia”.

Setlist

The Frost
Demons
Put It Right
Our Mire
Versions of the Truth
Every Trace of Us
Dead in the Water
All That’s Left
Now It’s Yours
Fend for Yourself
Rubicon
To Forget
It Leads to This
Give It Back
The Final Thing on My Mind
In Exile
Alone at Sea

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