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Che all’Italia mancassero i The Vaccines era chiaro già dal sold out registrato diversi mesi prima della loro data ai Magazzini Generali di Milano. E anche alla band sono mancati i fan italiani, definiti dal frontman Justin Young come i più calorosi di tutti. In fondo, era da anni che non suonavano nel nostro Paese. Non ci sorprende che il locale sia stracolmo sia di giovanissimi, che si sono probabilmente affacciati alla loro musica soltanto di recente, sia di persone che, invece, con le loro canzoni ci sono cresciute: un pubblico eterogeneo che non aspettava altro che vedere i suoi beniamini.

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Alle 21.00 precise la band fa il suo ingresso sul palco, posizionandosi dietro aste di microfoni ricoperte di fiori. Qualche mazzo di fiori arriva anche da parte del pubblico e Young inizia ad agitarlo con movenze che ricordano un po’ quelle di Morrissey degli Smiths. Da subito si mostra carismatico e coinvolgente, sembrando raccontare ogni canzone con coreografie apposite. Ad aprire le danze è “Love To Walk Away”, brano tratto dall’ultimo album “Pick Up Full Of Pink Carnations”, che domina la scaletta. La scelta si mostra in ogni caso vincente: la risposta dei fan alle nuove canzoni è decisamente positiva. Ci si scatena infatti su brani come “Discount De Kooning (One Last Standing)”, che invita proprio a continuare a ballare, o con “Primitive Man”, “The Dreamer” e “Heartbreak Kid”, durante le quali tutta la sala muoversi e battere le mani a ritmo di musica.

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Ci ritroviamo a cantare a squarciagola “Wrekin’ Bar (Ra Ra Ra)”, “Headphones Baby” e “If You Wanna” insieme alla band, tuttavia il vero e proprio delirio si scatena su quelli considerati dei veri e propri inni: “I Can’t Quit”, “No Hope” (anche se qualcuno avrebbe preferito lasciasse il posto a “A Lack Of Understanding” come a Varsavia) e “Teenage Icon”. Su “I Always Knew” Justin lascia perfino cantare una parte della canzone al pubblico al suo posto. Non mancano anche i momenti più intensi su classici come “Post Break-Up Sex”, “Wetsuit” e “All In White”, che ci fanno fare un vero e proprio tutto nel 2009, anno in cui la band ha pubblicato il suo album d’esordio.

È proprio alla fine di “All In White” che i Vaccines abbandonano il palco per qualche istante, salvo poi ritornare per un encore che inizia con la bellissima e nostalgica “Sometimes, I Swear” che vede tutto il pubblico urlare insieme al cantante “I don’t belong anywhere!”, una frase che racchiude in sé un senso di libertà, ma allo stesso tempo di estrema solitudine. Eppure, in quel momento, tutti sembriamo appartenere allo stesso posto, alla stessa famiglia, quella dei Vaccines, e tutti sono accomunati dalla medesima cosa: l’amore per la musica.

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La band esegue altri due brani, facendo ballare un altro po’ i fan al ritmo di “Lunar Eclipse” e “All My Friends Are Falling In Love”, salutando il pubblico proprio sulle note finali di quest’ultima dopo uno show pieno di energia, anche se forse un po’ troppo breve. Segni d’amore vengono lanciati ai fan, tra “I love you” mimati con le dita ed inchini colmi di riconoscenza, prima di abbandonare il pubblico con la promessa di tornare in Italia più spesso. Noi non possiamo fare altro che aspettarli e sperare di esserci anche alla prossima occasione.

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Setlist:

Love to Walk Away
Wreckin’ Bar (Ra Ra Ra)
Your Love Is My Favourite Band
Post Break-Up Sex
Wetsuit
I Can’t Quit
Discount de Kooning (Last One Standing)
The Dreamer
Headphones Baby
Jump Off the Top
No Hope
Handsome
Heartbreak Kid
Teenage Icon
I Always Knew
If You Wanna
All in White

Encore:

Sometimes, I Swear
Lunar Eclipse
All My Friends Are Falling in Love

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