NUOVE USCITERECENSIONI

Ad Infinitum – Chapter lll – Downfall

Terzo album e forse definitiva prova del nove per gli svizzeri Ad Infinitum, che sono nati ed hanno portato alla luce il loro debut album “Chapter I – Monarchy” nel 2020 in periodo di pandemia, tempo così strano e contraddittorio per chi compone e vive di musica e di emozioni. Un esordio che ha sì convinto, ma che risultava a tratti ancora acerbo, e molto legato a tutti i clichè di un genere, quello del symphonic metal, che presenta briglie a volte  decisamente rigide e che troppo spesso rischiano di far cadere nel banale, nello scontato, e nel “già sentito”. E dove a volte se non si ha la capacità di distinguersi con l’originalità e con il talento, si rischia di perdersi e naufragare in un mare di gruppi con un sound davvero troppo simile, quasi indistinguibile, per una proposta sonora annacquata e poco incisiva. Se con il secondo album, l’anno successivo gli svizzeri hanno prodotto un buon passo avanti in termini di proposta musicale e di personalità, oggi con il nuovo “Chapter III – Downfall” si giocano inevitabilmente buona parte del loro futuro, trovandosi forse ad un bivio costituito da un lato dal rischio di attraversare i futuri anni in un pallido anonimato, e dall’altro, in maniera opposta invece di poter trovare un percorso personale e coinvolgente per ritagliarsi una buona fetta di pubblico.

Si comincia a buon ritmo con “Eternal Rains” che ha carattere, un piglio diretto ed un ritornello che rimane impresso. E mentre “Upside Down” esplode in atmosfere electro-pop dal taglio comunque marcatamente heavy, a ricordare certe produzioni degli Amaranthe, comprensivo di cantato in growl, “Seth” racchiude un ritmo decisamente più moderno, che può ricordare gli ultimi Lacuna Coil. Si viaggia poi dalle atmosfere più melodiche e malinconiche di “From The Ashes”, passando per la cavalcata “Architect Of Paradise”, poi si attraversano le note dolci e positive di “New Dawn”, sino  alle venature heavy di “The Underworld”, dove il growl di Melissa Bonny è decisamente più marcato, e va a contrastare l’ulteriore sviluppo melodico del brano, fornendo quella che è forse la miglior caratteristica originale della band, sulla quale il gruppo sembra a volte decisamente puntare.

Questo accade in parte anche per “The Serpent’s Downfall”, mentre “Under The Burning Skies” è la ballata molto dolce che non può mancare in un disco così, e non tradisce le attese, senza andare comunque ad inventare nulla di innovativo. “Somewhere Better” è sicuramente uno dei pezzi migliori dell’album, e si sviluppa come una semi-ballad ma dal piglio deciso e personale, seguita a ruota da “Ravenous” in cui la cantante riesce a dare il meglio nelle parti più dolci e melodiche su un brano accattivante. Si chiude con l’interessante “Legend” che vede la partecipazione come guest del cantante degli Eluveitie Chirgel Glanzmann, che dona quel pizzico di parte evocativa ad un brano avvincente.

Un disco che ha necessità di qualche ascolto in più per apprezzarne tutte le sfumature ed alcune scelte stilistiche, che ad un primo disattento approccio potrebbero risultare poco originali, ma che, valutate con attenzione, fanno risaltare il lavoro fatto della band per trovare un’identità ben precisa. Si può considerare perciò questo terzo capitolo un ulteriore passo avanti da parte di Melissa e compagni, capaci di trovare le armonie giuste, e un buon equilibrio tra melodia e venature più heavy, grazie anche ad una delle vocalist che meglio riesce a gestire questi passaggi, e che racchiude in sé la dolcezza di un cantato armonioso e femminile, e l’aggressività di un growl che padroneggia egregiamente nelle partiture più aggressive. Se gli Ad Infinitum riusciranno ad abbinare a questo buon lavoro anche una parallela e cospicua attività live, per riuscire a farsi conoscere ancora di più, come hanno avuto modo di fare con il recente tour con Amaranthe e Beyond the Black, potranno a breve davvero dire la loro e vincere la loro personale scommessa.

Tracklist

01. Eternal Rains
02. Upside Down
03. Seth
04. From The Ashes
05. Somewhere Better
06. The Underworld
07. Ravenous
08. Under The Burning Skies
09. Architect Of Paradise
10. The Serpent’s Downfall
11. New Dawn
12. Legends (Featuring Chrigel Glanzmann)

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