Helloween (Sascha Gerstner)

Il nuovo anno si apre alla grande con il ritorno delle zucche di Amburgo: "Straight Out Of Hell" è il benvenuto, dal significato piuttosto evidente, con cui gli Helloween ci invitano a mettere da parte il peso di questi giorni difficili. Ce ne parla Sascha Gerstner, perno insostituibile di un gruppo che da tempo ormai detiene lo scettro, ma sarebbe più corretto dire "le sette chiavi", del power metal.

Articolo a cura di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 15/01/13
Iniziamo a parlare del nuovo “Straight Out Of Hell”, la prima cosa che balza all’orecchio è l’affiatamento della band. Ai massimi livelli.

Beh, suoniamo assieme ormai da molto tempo, per cui è normale che abbiamo raggiunto l’intesa di una vera band! Quando arrivai nel 2002 il gruppo di fatto non esisteva. C’erano stati degli avvicendamenti e la line up prese forma quasi per caso… Grazie al nostro produttore Charlie Bauerfeind entrai con contatto con Weikath, ma tutto aveva carattere di provvisorietà. Successivamente registrammo “The Legacy” e ci imbarcammo in un tour molto lungo in cui realizzammo che la line up era quelle definitiva mentre l’intesa all’interno della band cresceva giorno dopo giorno; con “Gambling With The Devil” riuscimmo a trasferire questa sintonia anche in studio e da lì in poi la strada è stata tutta in discesa.

Nel precedente “7 Sinners” le tracce erano state composte ciascuna individualmente dai vari membri del gruppo. È avvenuta la stessa cosa per “Straight Out Of Hell”?

Proprio così! Di solito Markus, Michael, Andi ed io ci presentiamo in studio con i pezzi già pronti, lavorando poi in gruppo sugli arrangiamenti e le singole parti.

Ancora una volta convivono stili differenti, tradizionali speed songs, altre hard rock oriented o con passaggi tecnicamente complessi… Il primo singolo “Nabatea” è una traccia piuttosto interessante, sia da un punto di vista musicale che lirico... Ce ne vuoi parlare?

Combinare stili differenti è una cosa che da sempre ci viene naturale, non è una novità per il gruppo. Nei nostri dischi passiamo da canzoni commerciali a pezzi tipicamente metal. L’ispirazione per “Nabatea” è venuta ad Andi dopo una vacanza in Giordania, tratta un argomento storico che non manca di una certa attualità, ma onestamente non so dirti molto di più a riguardo.
 
540768_444626778935999_731531944_nUna traccia che mi ha colpito molto è “Wanna Be God”, una sorta di “We Will Rock You” in versione Helloween.

Assolutamente, e non ti nascondo che è stata concepita come un tributo ai Queen e al grande Freddie Mercury. Stavamo riascoltando il demo in studio, quando ci siamo accorti che il pezzo suonava perfetto solo con voce e batteria, mettendo in muto le chitarre…

“Straight Out Of Hell”, “Live Now”, Church Breaks Down”. Alcuni titoli sembrano avere una forte connessione con i nostri giorni.

Non solo, leggendo i testi ti accorgerai che potrebbero risalire  anche a tre, cinque o dieci anni fa… A volte si ha davvero la sensazione che niente cambi davvero a questo mondo: la nostra visione della situazione attuale è ovviamente alquanto critica, ma leggendo attentamente fra le righe potrai notare lo spirito positivo che da sempre caratterizza gli Helloween.

Fra i pezzi che hai composto tu ce n’è uno intitolato “Asshole”. È riferito a una persona in particolare?

E' riferito a me e a te, come a chiunque altro! E può adattarsi a qualsiasi situazione, pensa a quando ti svegli al mattino, vai in ufficio e il tuo capo ti urla dietro, oppure accendi la radio, senti una canzone orribile e ti viene da pensare “questo è proprio uno s*****o!” È un pezzo che riguarda la vita di ciascuno di noi!

C’è nel disco qualche canzone che ha preso una forma completamente differente da quella di partenza?

Può accadere a volte, per esempio è successo con “Hold Me In Your Arms” che su disco è diventata una ballad mentre che nella versione demo suonava completamente diversa; questo perché il demo serve soprattutto ad introdurre il pezzo al resto della band, ma non rispecchia quasi mai l’idea di canzone che hai in mente.

Questa line up dura da circa un decennio, qual’è il tuo bilancio? Il tuo ruolo nella band peraltro è cresciuto enormemente col tempo.


Come potrai immaginare l’ingresso negli Helloween ha rappresentato un punto di svolta nella mia carriera, gli inizi sono stati piuttosto duri, con i ragazzi della band non ci conoscevamo ancora bene e ci sono voluti un paio di tour per amalgamare tutti gli elementi ma credo sia un fatto abbastanza naturale. Ciò che mi rende felice oggi è il fatto di poter apportare il mio contributo al processo compositivo senza limitarmi al ruolo di seconda chitarra; inoltre i miei compagni sono tutti di mente aperta e l’intesa è altissima. È una grande soddisfazione, indubbiamente.

sashagerstner2Nel 2013 sarà ancora tempo di Hellish Tour in compagnia dei Gamma Ray. Dobbiamo attenderci qualcosa di speciale per l’occasione?

Naturalmente ci saranno dei cambiamenti rilevanti nella setlist, sarà una grande opportunità per quelli che non ci hanno visto all’opera assieme durante la prima edizione dell’Hellish Tour. Stiamo lavorando anche su una parte di setlist da condividere con Kai Hansen e la sua band. State certi che ci saranno delle grosse sorprese!

Ero presente all’edizione di Wacken Open air 2011 . Ebbi l’impressione che qualcosa non fosse andato per il verso giusto. Cosa è accaduto?

Dovevamo aprire la manifestazione e inoltre la band è originaria di Amburgo, ragion per cui ci tenevamo a fare bella figura. Sin dalle prime note ci furono problemi tecnici piuttosto seri e ricordo che il suono era orribile. Quando sali sul palco di un festival non sai mai cosa può accadere, a volte tutto gira alla grande, altre volte possono sorgere problemi tecnici all’improvviso e a quel punto non puoi farci molto. È un inconveniente tipico dei festival. Puoi chiamarla semplicemente sfortuna!



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