Folkstone - Oltre… l’Abisso Release Tour 2014
21/11/14 - Live Music Club, Trezzo sull'Adda


Articolo a cura di Giulia Franceschini

Fuori dal Live di Trezzo ci scalda tra buon vino, chiacchiere e risate. È così che la marmaglia si riunisce di nuovo in attesa della data di apertura dell' “Oltre l'abisso Tour”, ed è un po' come tornare dai tuoi più cari amici. Il locale si riempie subito, segno che il ritorno dei Folkstone è più che gradito. Sicuramente è un contesto diverso dalle feste sotto i cieli estivi a cui siamo più abituati, ma l'adrenalina è palpabile e non fa nemmeno sentire il tempo che passa.

 

Nessun gruppo di supporto, si va subito al sodo: quando i Folkstone salgono sul palco sono accolti da un pubblico in totale delirio che esplode ancora di più quando attacca “Nella Mia Fossa” tra le fiamme. Con il trittico iniziale “Nella Mia Fossa”, “Fuori Sincronia” e “La Tredicesima Ora” sembra di schiantarsi contro un muro di suono ed energia indistruttibile. La band è davvero carica, in particolare Lore che si protende in continuazione verso il pubblico come per prenderne la forza. Il palco del Live ospita la band comodamente, anzi, sembrano quasi troppo lontani l'uno dall'altro. Questo non compromette in nessun modo l'interazione tra i ragazzi che, nonostante la concentrazione intensa sui pezzi nuovi, si muovono senza sosta. “Frerì”, cantata letteralmente dal pubblico, fa fare un salto indietro nel tempo, per tornare al presente con una “In Caduta Libera” dalla resa intensissima.

 

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Insieme a “Oltre... l'Abisso” arrivano i primi brividi della serata e anche i primi ringraziamenti dalla band, con Lore che dedica al suo pubblico il successo del quarto album battendosi il pugno sul petto. Ed ecco uno dei pezzi più attesi: “Mercanti Anonimi”. Il duetto Lore-Roby, i nostri cantastorie senza tempo, è ancora più travolgente dal vivo. Da questo momento in poi pezzi vecchi e nuovi si alternano senza che quelli tratti da “Oltre...l'Abisso” risultino fuori luogo. “Anime Dannate”, una delle pietre miliari della band, è sempre un momento da ricordare ad ogni live dei Folkstone e di nuovo ha fatto tremare la terra sotto i piedi. “Soffio di Attimi” regala qualche minuto di pura intensità, seguito subito dopo da un'altra triade di potenza con “Simone Pianetti”, “Ruggine” e “Folkstone”. Su “Un'Altra Volta Ancora” Roby torna protagonista facendo saltare tutto il Live a perdifiato. Un altro momento topico della serata è la “Frammenti” voce e piano con l'ospite Fidel Fogaroli. Lore e Fidel sono riusciti a creare un'atmosfera tale per cui sembrava di essere in tre e in una stanza minuscola, piuttosto che in più di mille e in un locale enorme. Arriva poi “Manifesto Sbiadito” nella sua combo di solidità della sezione ritmica e melodie che si avvolgono.

 

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Il blocco finale del concerto è lasciato ai pezzi vecchi che raccontano da dove arrivano i Folkstone: la sempre toccante “Luna”, l'energia di “Nebbie” e “Grige Maree”, “Omnia Fert Aetas” e il “Sentite quanto è grande il tempo” che tutte le volte ci ricorda quanto tutto sia effimero, e la classica conclusione con “Rocce Nere” e “Con Passo Pesante”.

 

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Giganti. Questo sono stati i Folkstone ieri sera. Non era possibile distogliere lo sguardo neanche per un secondo da quanto erano imponenti su quel palco. Nessuna grande pecca, se non l'assenza di “Le Voci Della Sera”, brano imprescindibile dell'ultimo album che è stata accantonata per esigenze tecniche. È innegabile che sia stato compiuto un ulteriore passo avanti, ma è innegabile anche che loro siano sempre della stessa sostanza e che con loro sempre “scorribanda sarà”.

 

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