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As It Is – I Went To Hell And Back

Era il 2015 e gli As It Is iniziavano a fare i loro primi passi nella scena emo/pop-punk insieme ai Neck Deep e gli State Champs. Mantenendo quell’originalità che li ha sempre contraddistinti, nel corso degli ultimi anni l’originaria formazione a 5 ha avuto delle modifiche: gli As It Is sono rimasti in 3, e l’arrivo dell’americano Ronald Ish (sostituendo lo storico chitarrista Benjamin Langford-Biss che formava un duo inscindibile con il cantante Patty Walters) ha dato a questa band tutta inglese, quel tocco d’oltreoceano che ha permesso una svolta inaspettata. Questo carico di novità ha permesso la creazione del nuovo album “I Went To Hell And Back”, prova lampante del fatto che, molto spesso, che i cambiamenti sono necessari.

A dare il via alle danze è “IDGAF”, con il solito cantato dolce e delicato di Walters che all’improvviso si tramuta in scream, spiazzando totalmente l’ascoltatore e rendendo concrete rabbia e disperazione. Sonorità più calme permeano i synth di “I Lie To Me”, brano a metà strada tra  rock, pop e trap, che rimane però su un genere sempre più affine alle loro radici. Da una band molto concreta  – com’ è insito già nel nome -, difficile aspettarsi fantasia e finali a lieto fine, come è dimostrato da tracce apparentemente più dolci, come “Ily How Are You” ed “In Threes”, in cui il delicato crea contrasto con ma testi inconsolabili. La band stupisce anche con “I’d Rather Die”, che un lato nuovo ed inaspettato: il pezzo abbandona totalmente il rock, dando sfogo a synth e distorsioni, e manifestando vibes che ricordano molto Lil Lotus. “I Miss 2003” ci riporta su terreni già esplorati, con un tributo al pop-punk dei primi anni 2000 che contiene anche diverse citazioni ad artisti come Simple Plan, Avril Lavigne e Mayday Parade.

È però nella seconda metà dell’album che troviamo i pezzi più esplosivi, come “I’m Sick And Tired” e “I Want To See God”, che denotano la vera natura e bravura di una band che finalmente ha trovato la sua anima. Patty riesce a far sfoggio dei cambi di tonalità in maniera incredibile, creando un contrasto netto evidenziato anche dalla componente strumentale. Anche dal punto di vista tematico, ci troviamo quindi lontani dal precedente album “The Great Depression”, in cui la disperazione veniva accolta come una vecchia amica senza possibilità di scampo. “I Hate Me Too” presenta finalmente la voce del chitarrista Ronnie, con un timbro vocale che si adatta benissimo a quello del frontman. Il finale esplosivo è affidato a “I Can’t Feel A Thing”, brano pop rock che ricorda Evanescence, Linkin Park e Imagine Dragons. Un caleidoscopico mondo di ritmi che vivono e si abbracciano in modo unico, ripagando totalmente quest’attesa.

Moderno, energico e pulsante, “I Went To Hell And Back” farà arrabbiare, gridare e piangere arrivando a sentire questi sentimenti nel profondo. Gli As It Is sono pronti a stupire il mondo: preparatevi al cambiamento.

Tracklist

01. IDGAF
02. I Lie To Me
03. Ily How Are You
04. Idc I Can’t Take It
05. I’d Rather Die
06. I Miss 2003
07. I’m Sick And Tired
08. I Want To See God
09. In Threes (feat. Set It Off & JordyPurp)
10. I Hate Me Too
11. I’m Gone
12. I Die 1000x
13. I Can’t Feel A Thing
14. I Went To Hell And Back

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