Tarja (Tarja)
Tarja, la celebre soprano finlandese, ci parla del suo nuovo "From Spirits And Ghosts (Score For A Dark Christmas)", una raccolta di canzoni natalizie davvero insolita e una reinterpretazione di quei brani che esplora il lato più oscuro del Natale. 
Articolo a cura di Giulia Franceschini - Pubblicata in data: 17/11/17

Ciao Tarja è un piacere riaverti su SpazioRock.it! Come stai?

 

Grazie mille! Sto bene, impegnata direi, sto passando molto tempo al telefono a fare interviste promozionali (ride NdR). Ma è una bella giornata e un bel periodo, canto ogni giorno per rimanere allenata.

 

Esc oggi un tuo nuovo album dal titolo "From Spirits And Ghosts (Score For A Dark Chrismas". Hai già un disco raccolta di canzoni natalizie all'attivo, quindi questa è una scelta ancora più curiosa da parte tua.

 

Sì, avevo già pubblicato un album con canzoni di Natale nel 2006, si intitola "Breath From Heaven", ma è uscito solo in Finlandia. Dopo anni ho deciso di realizzare un album di Natale che uscisse a livello internazionale con canzoni che la maggior parte della gente conosce, ma ho deciso di approcciarmi a queste in un modo diverso. Volevo che suonassero in modo molto diverso dalle originali, o comunque dalle versioni che la gente è più abituata a sentire. Il titolo "From Spirits And Ghosts (Score For A Dark Christmas)" deriva dal fatto che ho voluto pensare a quelle persone che si sentono sole a Natale. Il Natale è quel periodo in cui si festeggia, tutti sono felici, si passa il tempo con le persone che si amano di più. Ma dall'altro lato ci sono persone che sono sole a Natale, sono tristi. Ho pensato a queste persone quando ho deciso di fare un altro album di questo tipo. Spero di portare pace e speranza a quelle persone che sono sole o che sentono la mancanza di qualcuno. Perché è qualcosa che è successo anche a me personalmente. Mia madre è mancata nel 2003 e da quel momento non ho più sentito il Natale, non ho più voluto festeggiarlo per molti anni fino a quando sono diventata madre, quando ho visto la gioia negli occhi di mia figlia, quando ho iniziato a vedere che è felice perché sta arrivando il Natale. Ho iniziato anche a sentire che la felicità stava ritornando a far parte della mia vita. La musica per me è sempre stata un modo di celebrare la vita, un modo di provare sollievo. Mi piace rifugiarmi nella musica quando ne ho bisogno. So che per molte persone è così, per questo credo che porti anche pace e speranza. Spero davvero che questo album possa avere questo effetto sulle persone.

 

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Come hai vissuto il contrasto di lavorare su canzoni di Natale durante l'estate e ai Caraibi? Non l'hai trovato strano?

 

Sì, sembra buffo, lo so, sembra non avere niente a che fare con il Natale o con la sua atmosfera. La musica era l'elemento chiave ovviamente, cantavo queste canzoni guardando il mare, la natura nei Caraibi è così pacifica. Ero nella mia casa, quindi ero rilassata e ho potuto lavorare in un modo molto tranquillo. Mi bastava solo mettere le cuffie e ascoltare il suono meraviglioso dell'orchestra e del coro e mi mettevo a cantare. Mi sentivo davvero bene, in pace e rilassata. Ho registrato tre canzoni al giorno, che è davvero molto di più di quanto fossi abituata a fare. È stato divertente registrare. Volevo uscire prima di Natale con questo album, quindi ho dovuto per forza iniziare molto prima e registrare in estate, purtroppo non avevo alternative. (ride NdR)

 

Hai deciso di registrare queste canzoni con un'orchestra. Perchè per una raccolta di questo tipo e non per un album di inediti?

 

Mi sono completamente affidata a Jim Dooley, è un vincitore di Emmy, lavora a Los Angeles, si occupa anche di TV, lavoriamo insieme da "My Winter Storm", ha curato gli arrangiamenti della parte sinfonica di tutti i miei album. Mi sono davvero sempre messa nelle sue mani in questi anni e abbiamo costruito un bel rapporto. Sapevo che in un modo o nell'altro volevo lavorare con lui su questo album, non necessariamente su un album di Natale, ho preso in considerazione il fatto di lavorare con lui su altro, ma sapevo in ogni caso di voler lavorare con lui. Volevo che questo album suonasse come una colonna sonora, e lui ha un grande talento in questo campo e ha fatto un lavoro grandioso. Abbiamo parlato delle canzoni, della direzione che ogni canzone avrebbe dovuto prendere. Si è seduto, si è messo al lavoro e ci ha portati a questo risultato. È incredibile, ha un grande talento in ciò che fa. Quando ho la fortuna di intercettare persone di questo tipo nella mia vita, non ho intenzione di lasciarle andare. Sono diamanti che brillano nel buio.

 

Come hai scelto tra le numerosissime canzoni natalizie in circolazione quelle che più si adattavano allo spirito e al messaggio dietro questo disco?

 

Ho scelto questi brani per diverse ragioni. Alcune di queste sono canzoni che ho già cantato nel mio tour natalizio del 2005. Ho fatto concerti di Natale ogni anno da quel momento in poi, in Finlandia e in altri paesi. Farò un tour anche per questo album con orchestra e coro. Le canzoni sul disco sono lì innanzitutto perchè mi piacciono, perchè sono le mie canzoni di Natale preferite. Avevo il desiderio di cantarle o registrarle da anni. Però, c'è per esempio una canzone che si chiama "O come, O Come Emmanuel" che ho scoperto di recente e me ne sono innamorata, mi piace tantissimo la melodia e non sapevo che fosse stata rifatta già da così tanti artisti. È una canzone molto antica e deriva dalla religione, ma non ne avevo idea. In un certo senso, oguna di queste canzoni riguarda me in qualche modo.

 

La copertina del disco sembrerebbe più in stile Halloween che in stile natalizio! È anche questo un modo per mostrare il lato più oscuro del Natale?

 

Quando ho pensato di fare un disco che fosse molto cinematografico, film e colonne sonore sono stati la mia principale fonte d'ispirazione, senza dubbio stiamo parlando di canzoni che si sentono da anni e anni. Volevo anche che, guardando la cover, sembrasse di guardare la locandina di un film. Per questo ho optato per questa immagine di me nei panni di una strega, o di qualsiasi altro spirito vogliate. È stato davvero divertente da creare, anche durante i servizi fotografici. Ho intorno a me delle persone meravigliose con cui lavoro benissimo, è stato davvero divertente. È stato bello anche tornare un po' come ai tempi del mio primo album "My Winter Storm" e recitare dei ruoli, fare delle parti durante i servizi fotografici. È stato bello tornare al mondo della fantasia dopo tutti questi anni in cui sono stata più ancorata alla realtà. È stato bello ritornare a quello spirito più magico, è stato molto bello lavorare in questo modo per me. Ha tutto questo aspetto magico e misterioso e si adatta perfettamente al sound dell'album.

 

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Stai lavorando anche su nuovi brani originali per un futuro album o comunque hai intenzione di iniziare a breve?

 

Sì, voglio mettermi a scrivere altra musica a breve, ho già iniziato a scrivere qualcosa, ma è troppo presto per dire di più. L'anno prossimo uscirà "Act II", il DVD del concerto di Milano. Farò concerti e festival sempre con quella band l'anno prossimo, soprattutto in Europa e in Sud America. L'anno prossimo farò anche un tour di concerti classici, non solo con canzoni di Natale, ma mi esibirò con il mio repertorio classico in generale. Sicuramente ne saprete di più quando riceverò le varie conferme, ma di certo mi vedrete molto spesso in giro nel 2018. E piano piano porterò avanti il nuovo progetto discografico. Sicuramente c'è anche questo nei miei piani.

 

Il tuo ultimo album "The Shadow Self" è stato un album molto importante per te, rappresentava una dichiarazione molto forte da parte tua. Il suo successore sarà un passo decisivo per te. Sei d'accordo?

 

Assolutamente, credo anche io che "The Shadow Self" sia un album molto potente e mi ha dato la possibilità, e mi dà ancora la possibilità di portare la mia musica sul palco. Ho sempre delle sensazioni molto forti quando canto quelle canzoni e dal vivo sono ancora più aggressive. Mi piace anche come si sta sviluppando il rapporto con la band, stiamo migliorando e stiamo facendo dei passi avanti. Penso che questo si riverserà anche sul nuovo album, portandoci a sviluppare anche la nostra direzione a livello compositivo. Ci sono canzoni di "The Shadow Self" come "Love To Hate" che mi piacciono tantissimo, quindi vorrei esplorare di più quella direzione magari nel prossimo disco. Avere un sound heavy ma allo stesso tempo melodico, sinfonico come sempre. Ma la parte più aggressiva del sound è quella che mi fa sentire più potente, come se avessi il mondo in mano. Mi sento proprio così quando canto quelle canzoni con la mia potentissima band sul palco, non c'è niente di meglio che quella sensazione.

 

Grazie per il tuo tempo, è sempre bello parlare con te. Lascio a te le parole finali per salutare i tuoi fan e i nostri lettori.

 

Grazie mille Italia! Vi amo, e mi mancate tantissimo. Non vedo l'ora di rimettermi al lavoro su "Act II" e vederne il risultato. Quello di Milano è stato un concerto veramente meraviglioso. Mi mancate già! Grazie per l'affetto e il sostegno che mi date sempre. Ci vediamo prestissimo. Grazie!




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