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Dagoba – By Night

Neon bluastri illuminano la strada dell’ultima fatica dei Dagoba: pionieri di un groove metal fortemente influenzato dall’industrial, i francesi sono un generatore in continua funzione, alimentato sin dal 2001, anno di pubblicazione del loro primissimo EP “Release The Fury”, dalla potenza viscerale di riff spezzaossa. “By Night” sembra nascere dalla volontà di diversificare una proposta musicale pesante e diretta, osservando e trovando sede in un paesaggio sonoro fortemente influenzato dal cyberpunk e, conseguentemente, da una robusta matrice elettronica, mai così presente come in questo album.

Robotici synth si accavallano alla violenza strumentale che i francesi seminano e coltivano da tempo immemore, riuscendo ad addolcire e a rendere più appetibile la loro musica: “The Hunt” erge un granitico muro sonoro, marchio di fabbrica dei Dagoba, spazzato via dall’avvento di tracce come “Sunfall” e “Bellflower Drive”, emblema di una sterzata decisa verso un sound più docile – si fa per dire – che fa leva sul cantato pulito di Shawter, che va ad alternarsi ai suoi riconoscibilissimi growl.

“On The Run” è, forse, il pezzo più fuori dal coro del lotto: con una voce femminile in apertura, spalmata su note di pianoforte che sfociano, con una transizione elettronica, in un riffing alternative metal piuttosto scialbo, i Dagoba danno vita una traccia radio friendly, ma assolutamente incoerente con il disco e con il resto del loro repertorio. Con una strumentale “Break”, “By Night”, si rimette in viaggio tra le luci della notte con il pop rock di “City Lights” e l’alternative metal di “Nightclub”. Si sentono le influenze industrial, seppur poco tangibili, mentre il groove rimane l’elemento principale, soprattutto nei pezzi più tirati come “Summer’s Gone” o “The Last Crossing”, ma non basta ad allietare un lavoro che incarna le sembianze di un ibrido incompleto, con gli occhi puntati verso una direzione che risulta, però, difficilmente raggiungibile.

“By Night” è un’opera piuttosto discontinua che, tolti i tre intermezzi strumentali agli estremi e nella parte centrale del disco, ci consegna ben poco, e quel poco risulta eterogeneo e, soprattutto, senza molta convinzione: ci aspettavamo molto, ma molto di più dai Dagoba, che toppano intraprendendo un sentiero che sembrerebbe, sulla carta, interessante, ma che perde in fase realizzativa a causa di uno sviluppo superficiale dettato dalla troppa sicurezza nel riuscire a garantirsi un ottimo equilibro giocando tra luci fluorescenti ed un revival elettronico da successo (apparentemente) assicurato. Rimandati al prossimo album.

Tracklist

01. Neons
02. The Hunt
03. Sunfall
04. Bellflower Drive
05. On the Run
06. Break
07. City Lights
08. Nightclub
09. Summer’s Gone
10. The Last Crossing
11. Stellar

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