Myrath - KARMA
NUOVE USCITERECENSIONI

Myrath – KARMA

We don’t need heroes
We are the heroes

Con il loro sesto album, “KARMA”, i Myrath sembrano volerci stupire, riuscendoci però a metà. Ritrovare l’affascinante voce di Zaher e ascoltare l’impeccabile qualità della produzione è quello che cerca chi ama il progressive metal, ma diventa sempre più difficile ignorare il fatto che i Myrath sembrano aver rinunciato al loro spirito innovativo. Bello il mix di elementi sinfonici e ritornelli orecchiabili, ma si sente la mancanza di più parti folk, componente che potrebbe mettere orgogliosamente in mostra la loro terra, la Tunisia.

Il brano di apertura, “To the Stars”, dà il tono con chitarre potenti, pattern di batteria funky e una coinvolgente miscela di prog e folk. Segue “Into the Light”, con un interessante arrangiamento sinfonico, mentre “Candles Cry” introduce ritmi funky e un pizzico di alternative metal. “Let it Go” spicca come una delle canzoni più orecchiabili, incorporando elementi folk e un brillante assolo di chitarra.

I brani che seguono, però, sembrano appiattirsi e risultare tutti molto simili tra loro. Si sentono elementi folk del Medio Oriente in “Words Are Failing” e “Temple Walls”, accompagnati da un’ottima ritmica e dalle immancabili sonorità progressive, ma altri brani come “Temple Walls” e “Heroes” non riescono a lasciare il segno, risultando come ballad scontate e già sentite. Bella la traccia di chiusura “Carry On”, che lascia il segno con un perfetto equilibrio tra parti sinfoniche, ritmiche pesanti e sezioni soft.

“KARMA” è l’album giusto per chi ha seguito fedelmente la carriera musicale dei Myrath e non vuole perdersi nemmeno un’uscita della band. Ma chi aspettava con ansia una continuazione e una progressione del sound della band, potrebbe restare con l’amaro in bocca. C’è un buon mix di prog, folk e metal sinfonico, suonato con eccellenti capacità musicali, ma si sente la mancanza di quel pizzico di originalità in più, di qualcosa di diverso che riesca a farli spiccare in un panorama ricco (e saturo) come quello odierno.

Tracklist

01. To The Stars
02. Into The Light
03. Candles Cry
04. Let It Go
05. Words Are Failing
06. The Wheel Of Time
07. Temple Walls
08. Child Of Prophecy
9. The Empire
10. Heroes
11. Carry On

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