NUOVE USCITERECENSIONI

Parquet Courts – Sympathy For Life

Articolo a cura di Ivan Tedeschi

I Parquet Courts alla settima prova non deludono e aggiungono elementi di sostanza al loro spettro sonoro. I newyorkesi forgiano “Sympathy For Life”, un disco che, nonostante le diverse contaminazioni (un esempio su tutti l’elettronica di “Marathon of Anger” che ha un flow in salsa madchester per niente banale), ha un cuore pulsante di puro e poetico rock’n’roll.

Mentre il precedente “Wide Awake” forzava in una spigolosità a tratti eccessiva, questi pezzi hanno la freschezza di chi sa padroneggiare con abilità la propria identità ibrida. In molti casi accostati al post-punk, la band dimostra una maturità che va oltre tutti i sottogeneri che può portare nel proprio bagaglio: il percorso compiuto negli anni permette loro di costruire cavalcate al limite del noise robotico stile Clinic in “Application/Apparatus” e di dispiegare un funk power molto anni Settanta in “Sympathy for Life”. Quando poi i nostri affilano le chitarre i risultati sono sempre all’altezza ed è un piacere ascoltarli in tutta la loro ruvidezza garage (“Black Widow Spider” e “Homo Sapien”).

Quel che appare evidente in questo disco è la crescita del gruppo: si avverte una coesione maggiore nei suoni e il lavoro su lunghe jam session, come dichiarato dal chitarrista Austin Brown, li ha fatti evolvere in direzioni inattese che vanno al di là delle singole influenze (Andrew Savage ha citato inoltre quali fonti di ispirazione i Can, i Canned Heat e i This Heat). Il merito di questi sviluppi va anche a una produzione sopraffina, che ha visto all’opera l’esperto John Parish e Rodaidh McDonald.

L’intenzione espressa dal gruppo è quella di distaccarsi il più possibile da una matrice indie rock per accogliere un sound più eterogeneo che si accostasse alla club culture, nel solco dell’esperienza di “Screamadelica” dei Primal Scream, che mescolava in maniera maggiormente limpida i ritmi house al rock in una sintesi perfetta.

Trascurando qualche episodio funk di troppo e il disco-pop di “Plant Life”, brano pubblicato anche come singolo che lascia un po’ interdetti, il bilancio è positivo e fa ben sperare per il futuro di una band che purtroppo rischia di finire nella triste categoria di quelle che piacciono solo alla critica.

Tracklist

01. Walking at a Downtown Pace
02. Black Widow Spider
03. Marathon of Anger
04. Just Shadows
05. Plant Life
06. Application/Apparatus
07. Homo Sapien
08. Sympathy for Life
09. Zoom Out
10. Trullo
11. Pulcinella

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