Roger Waters, ex Pink Floyd, si è scagliato contro il documentario “The Dark Side Of Roger Waters” per essere stato dipinto come antisemita.

Il documentario è stato pubblicato dall’organizzazione non governativa britannica Campaign Against Antisemitism, Waters ha dichiarato di essere stato contattato all’inizio di settembre per un suo commento ma si era rifiutato di rispondere.

In un lungo post sul proprio sito, Roger Waters ha esposto:

Per tutta la vita ho utilizzato la visibilità che la mia carriera mi ha dato per sostenere ciò in cui credo. Credo fermamente nei diritti umani universali. Ho sempre lavorato per rendere il mondo un posto migliore, più equo e giusto per tutti i miei fratelli e sorelle sparsi per il globo: indipendentemente dalla loro etnia, dalla loro religione o nazionalità. Sono dalla parte delle popolazioni indigene minacciate dall’industria del petrolio americana e dalla parte delle donne iraniane che protestano per i loro diritti.

L’ex Pink Floyd ha continuato:

Ecco perché sono attivo nel movimento non violento contro l’occupazione illegale della Palestina da parte del governo israeliano con il suo trattamento vergognoso nei confronti del popolo palestinese. Coloro che scambiano questa posizione per antisemitismo rendono un pessimo servizio a tutti noi.

Il mio problema è che spesso chiacchiero troppo online e sono incline all’irriverenza. Non ricordo più cosa ho detto 13 o più anni fa. Ho lavorato per molti anni con artisti ebrei.

Waters ha continuato scusandosi se in qualche modo ha potuto ferire le persone presenti nel documentario:

Se ho fatto arrabbiare le persone presenti nel documentario ne sono molto dispiaciuto. Ma posso dire con certezza che non sono e non sono mai stato un antisemita. Quelli che mi conosco bene lo possono confermare. So che il popolo ebraico è un popolo diversificato, interessante e complicato proprio come lo è tutto il resto dell’umanità. Molte persone si sono alleate nella lotta per l’uguaglianza e la giustizia, in Palestina, in Israele e nel mondo.