Luis Vasquez, fondatore e anima del progetto The Soft Moon, è morto oggi 19 gennaio 2024 per cause ancora in corso di accertamento. Assieme a lui sono stati trovati senza vita anche Juan Mendez (aka Silent Servant) e la moglie. Le ipotesi che circolano sostengono che i tre siano deceduti a causa di un’overdose da Fentanyl durante una festa in un appartamento di Los Angeles.

La morte di Vasquez è stata annunciata tramite i canali social ufficiali dell’artista:

È con grande tristezza che annunciamo la morte del nostro caro amico Luis Vasquez.
I nostri cuori e i nostri pensieri vanno ai suoi familiari, ai suoi amici e a tutta la sua grande famiglia musicale.
Chiediamo di rispettare la loro privacy durante questo periodo difficile.
Se conservate un ricordo di Luis, che foste amici stretti o meno, condivideteli pure.
Questa è una grande perdita e i nostri cuori sono a pezzi.

Fautore della rifioritura del post-punk a livello mondiale, produttore, polistrumentista e artista a tutto tondo, Vasquez aveva affrontato e rimodellato incubi e dolori del passato, convertendoli in esperienze sonore evocative, oscure e liberatorie. Viaggi che squarciavano le nubi industrial, noise, synth pop e darkwave, viaggi che dimostravano come la musica veicolasse sempre, anche durante le bufere più fitte, un messaggio salvifico.

Sentitissimi sono la partecipazione ed il cordoglio di tutta la scena, dai Boy Harsher a Trentemøller, da Mareux a Jehnny Beth, così come l’affetto sconfinato dei fan, che hanno trovato in The Soft Moon una vera e propria ancora di salvezza nei momenti più bui.

Cinque album all’attivo, tra cui il capolavoro “Deeper” (2015) e l’ultimo, bellissimo, “Exister”, uscito nel 2022 e, di fatto, ultima testimonianza in studio dell’artista californiano.

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