Dalla geopolitica ai viaggi nel tempo, passando per la letteratura americana e i trattati sulle tecnologie belliche… Non c’è genere letterario che Matt Bellamy – voce, chitarra e tastierista dei Muse, ma soprattutto mastermind della band – non abbia scandagliato per scrivere nuova musica. E che sia un divoratore di tomi è risaputo tra i fan della band, ma scendendo più nel dettaglio scopriamo che le fonti di ispirazioni per scrivere album del calibro di “The Resistance”, “The 2nd Law”, “Absolution” e non solo, sono da ricercare tra le pagine di una vasta moltitudine di autori e autrici. Nemmeno si può considerare un mistero il fatto che la musica della band di Devon proceda per processi imitativi, dai quali è possibile sentire echi di Rachmaninoff, Chopin, Bach (il riff di “Plug In Baby”), o l’inesorabile impatto che il sound di Queen e Radiohead hanno avuto nei primi album del Terzetto. Ma questo è un altro discorso.

Tornando al rapporto con la letteratura, è da lì che prendono forma i testi, parabole inquietanti e ambiziose nel loro modo di farci riflettere sulle storture della modernità affrontando questioni come la paura dell’evoluzione della tecnologia (e il rimando ad Asimov è quasi scontato) nel loro album Origin of Symmetry (2001). Trattano della fine del Mondo in Absolution (2003) e della guerra catastrofica in Black Holes and Revelations (2006). The Resistance (2009) si concentra sui temi dell’oppressione del governo, della rivolta, dell’amore “criminale” perché sfugge al controllo del potere costituito. Il sesto album in studio, The 2nd Law (2012) parla di economia, termodinamica e temi apocalittici e lo fa con impressionante distacco e precisione descrittiva. L’album del 2015 “Drones” è un concept basato sull’utilizzo dei droni per uccidere autonomamente come metafora del lavaggio del cervello e della perdita di umanità che sembra dilagare, soprattutto in quelle aree dove il conflitto sembra quasi un mezzo legittimo di risoluzione dei problemi.

Bellamy e soci si concentrano sugli abusi di potere e sull’oppressione politica spingendo il pubblico a combatterli, se non fattualmente, opponendosi al controllo sulle menti: se le cose sono in un modo è perché qualcuno ha scelto che vadano così e non sempre per il bene della collettività. Perciò secondo il saggista Nelson Nunes, il frontman dei Muse si può considerare un intellettuale che fa proprie questioni di interesse pubblico e al contempo rimane impegnato nella ricerca della verità. Ma ciò che a Bellamy interessa sono soprattutto le “maniere alternative di pensare”. In “Thought Of A Dying Atheist”, ad esempio, espone l’ambiguità di pensiero che può assalire la mente di un ateo sul letto di morte. La ricerca della “verità” è presente anche nel corpus di opere di Bellamy, come canta in “Unnatural Selection”.

1984 – George Orwell

Titoli come “The Resistance” e “United States Of Eurasia” sono già sufficientemente eloquenti nei loro rimandi, ma è lo stesso Bellamy a dichiarare in un’intervista al Daily Record che il romanzo di Orwell è stata la principale fonte d’ispirazione per scrivere il celebre album del 2009: “Ho riletto il libro di George Orwell 1984 e sono stato toccato dalla storia d’amore tra Winston e Julia. È stato tragico. il testo della canzone Resistance è molto influenzato da questa storia d’amore”. Il romanzo non ha bisogno di introduzioni: diventato famoso per la sua rappresentazione della sorveglianza e del controllo pervasivi del governo e della crescente violazione da parte del potere dei diritti dell’individuo, è ad oggi uno dei manifesti più utilizzati da movimenti reazionari e anarchici. I Muse, in questo senso, sembrano quasi averne fatto una costante e ipodermica forma di ispirazione per tutti i loro lavori. Bellamy avanza l’idea, sviluppata e spiegata da Orwell, che lo Stato ha favorito la sensazione che l’Eurasia fosse costantemente in guerra con altri continenti, sulla base dell’idea del Partito Orwelliano che “La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”. La canzone “United Sates of Eurasia” afferma che “queste guerre non possono essere vinte”, chiedendo ai suoi ascoltatori: “Vuoi che [le guerre] continuino all’infinito? (…) Qualcuno sa o si preoccupa di come sono iniziate?” Tema tutt’altro che prossimo ad essere lasciato alle spalle.

Hyperspace – Michio Kaku

Ci sono altre dimensioni oltre la nostra? Il viaggio nel tempo è possibile? Possiamo cambiare il passato? Ci sono porte per universi paralleli? “Hyperspace” esplora gli incredibili concetti di viaggio nel tempo, dimensioni superiori, wormhole e spiega la vera scienza dietro il cercare di trovare le risposte.

Durante l’ultima parte della sua vita e del suo lavoro, Albert Einstein era alla ricerca della “teoria del tutto”, un’equazione lunga forse solo un pollice che avrebbe unificato tutte e quattro le forze fondamentali dell’universo. Il dottor Michio Kaku ha continuato questa ricerca ed è il co-fondatore della teoria dei campi delle stringhe – da cui si origina il concetto di Supersimmetria – un candidato leader nella ricerca di una “teoria del tutto”. Matt Bellamy ha dichiarato di essere rimasto affascinato da questo saggio, che ha portato al titolo dell’album “Origin Of Symmetry”. Nell’era di OOS, Matt Bellamy ha anche menzionato il libro del fisico americano e divulgatore scientifico Brian Greene “Elegant Universe”.

Nel 2009, Bellamy ha detto di essere stato influenzato da “Confessions of an Economic Hitman” di John Perkins per la canzone “Uprising” e ha espresso le sue opinioni sul fatto che i lobbisti hanno un’influenza indebita sulla politica. Ha detto che “quando le persone diventano potenti, spesso non tengono conto dell’opinione pubblica”.

Le cospirazioni: Crossing the Rubicon – Michael Ruppert; Rule by Secrecy – Jim Marrs

Accanto a tutta questa diffidenza per il potere è facile che si inneschi una certa attrazione per le teorie cospirazioniste, e anche Bellamy ha dichiarato di essserne stato affascinato. In un’intervista per Q del 2006, ha commentato così riguardo la fonte d’ispirazione per “Black Holes And Revelation”: “ Stavo leggendo un libro intitolato Crossing The Rubicon di Michael Ruppert. Riguarda la situazione del petrolio e il crollo dell’impero americano. Questo ha cambiato il modo in cui guardo le notizie. Queste organizzazioni clandestine, l’FBI, la CIA, la NSA, annunciano semplicemente qualcosa del tipo “Questo paese ha armi nucleari” e non puoi indagare su di esso. Non direi che è estremo come il lavaggio del cervello, ma viene sicuramente trasmesso un forte massaggio” . Nel booklet dell’album troviamo anche riferimenti a “High Frequency Active Auroral Research”, il progetto che documenta il tempo in cui la CIA ha studiato il controllo mentale, un progetto chiamato “MK Ultra”.

C’è poi la storia nascosta che collega la Commissione Trilaterale, i Massoni e le Grandi Piramidi nel libro Rueld By Secrecy:  

Il concetto di cospirazione è stato a lungo un anatema per la maggior parte degli americani che sono stati condizionati dai mass media a credere che le cospirazioni contro il pubblico esistano solo nelle repubbliche delle banane o nelle nazioni comuniste.

Jim Marrs

Così si espresso Marrs, giornalista pluripremiato e autorità sui fenomeni psichici e sugli UFO. Questo libro è stato letto da Bellamy dalla quale ha tratto ispirazione per scrivere l’omonima traccia “Ruled by Secrecy” contenuta in “Absolution”.

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The Grand Chessboard: American Primacy and Its Geostrategic Imperatives – Zbigniew Brzezinski

Tra le opere principali di Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti sotto l’amministrazione del presidente Jimmy Carter, The Grand Chessboard presenta la visione geostrategica di Brzezinski per la preminenza americana nel ventunesimo secolo. L’autore concentra gran parte della sua analisi sulla geostrategia degli Stati Uniti in Asia centrale, focalizzandosi sull’esercizio del potere sulla massa continentale eurasiatica in un ambiente post-sovietico. Questo è il libro da cui si dice che la canzone, “United States of Eurasia”, dall’album “The Resistance”, sia stata in gran parte ispirata, insieme insieme al già citato “Nineteen Eighty-Four”. L’affermazione iniziale “io e te siamo la stessa cosa” – che cerca di avvicinare le culture orientale e occidentale e dissolvere la dicotomia Occidente/Est per bilanciare lo strapotere americano -, le grida glorificanti dell’unione continentale “Eurasia!” e la fusione di melodie arabeggianti con Chopin sono chiari indicatori della delucida complessità intertestuale della composizione di Bellamy che traspone in musica le tesi geopolitiche di Brzezinski.

Trance Formation of America – Cathy O’Brien

Secondo Matt, “The Handler” sono quegli agenti che cercano di controllare le persone, la canzone e soprattutto la parola “Trance formation” è un riferimento a “Trance Formation of America” di Cathy O’Brien, un libro sugli esperimenti della CIA dagli anni ’40 agli anni ’70 sul lavaggio del cervello, che lo stesso Bellamy ha dichiarato di aver letto. The Handler presenta una sezione centrale che ricorda In Your World, così come la title track di Showbiz, sui quali il frontman ha dichiarato: “I testi sono quasi un botta e risposta con quella canzone”, in riferimento alla frase “I won’t let you control my feelings anymore”, strofa simile a quella di Showbiz.

Predators: The CIA’s Drone War On Al Queda – Brian Glyn Williams

Il professore di storia islamica all’Università del Massachusetts Brian Glyn Williams è autore della principale fonte d’ispirazione di “Drones”, come Matt Bellamy stesso ha confessato durante un’intervista: “Alcuni anni fa ho letto Predators: The CIA’s Drone War On Al Queda, che parlava dell’uso dei droni per scopi militari. È stato allora che mi sono interessato a questo argomento”. La perdita di umanità, il controllo sulle menti e sui corpi per trasformarli in armi di distruzione e, il distopico futuro che ne deriva, sono al centro delle tematiche dell’album valso alla band un Grammy Award. Drones è anche in parte ispirato ai libri The Psychopath Test di John Ronson e Snakes in Suits di Robert D. Hare.

In questi anni di creazione ispirata, una significativa cultura letteraria ha stimolato la visione artistica del mondo di Bellamy, le sue interpretazioni dell’attualità, nonché la sua critica socio-politica e visioni alternative. Il nuovo e attesissimo “Will Of The People” è alle porte, e, come dichiarato da Bellamy, nasce dalla paura per la crescente instabilità del nostro tempo e dallo sguardo verso movimenti sociali e civili come il Black Lives Matter. Ma la sua complessità è tutta da scoprire.

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