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Autopsy – Ashes, Organs, Blood And Crypts

Il fatto che gli Autospy abbiano diffuso più lavori dopo la reunion rispetto a quanto realizzato tra la fine degli ’80 e la prima metà dei ’90, la dice parecchio lunga sia sulla buona salute in cui versa il metallo della morte sia sull’immutabile interesse nei confronti di vecchi pionieri mai piegatisi alle lusinghe della ribalta. Certo, il quartetto a stelle e strisce, non soltanto da oggi, raramente si dedica a un’attività live degna di questo nome, infischiandosene di promuovere dal vivo del materiale inedito, azione atta a confermare il confortevole status underground – e di culto – nel quale essa si crogiola da lustri. Questa scelta, però, continua a ripagare, e molto.

Basta, allora, il monicker del gruppo per attizzare la curiosità degli appassionati, anche se probabilmente nessuno avrebbe scommesso un centesimo su un ritorno pressoché subitaneo, a maggior ragione che l’ultimo LP, l’ottimo “Morbidity Thriumphant”, reca impresso il 2022 come anno di rilascio. Per mezzo di “Ashes, Organs, Blood And Crypts”, gli statunitensi toccano quota nove full-length, obiettivo raggiunto con una freschezza e una genuinità che, oltre a non riscontrarsi facilmente nei colleghi meno agée, spesso e volentieri manca ai pesi massimi del genere.

Merito, fondamentalmente, della protervia del drummer e vocalist Chris Reifert, impegnato sì in numerosi progetti collaterali che attestano una passione inesauribile per la musica estrema, ma sempre capace di trovare del tempo a vantaggio della propria creatura principale, potendo contare sul legame imperituro con i chitarristi Danny Coralles ed Eric Cutler e fruire del decisivo contributo, tecnico e creativo, di Greg Wilkinson. Un rapporto artistico e umano, quello con l’esperto e versatile bassista proprietario degli Earhammer Studios, consolidatosi negli Static Abyss, lo scorso giugno protagonisti di un “Aborted From Reality” che pare aver positivamente influenzato la scrittura del nuovo platter della band madre, perlomeno a livello di atmosfere. Atmosfere intrise certo di odori nauseabondi, eppure percorse da un reticolo allucinatorio in grado di conferire sfumature visionarie a un disco figlio delle farneticazioni di una mente corrotta e soltanto in superficie connesso a un immaginario da orrorifico B-movie.

Rispetto alla scorsa fatica, poi, aumentano in maniera così esponenziale i cambi di registro e di tempo all’interno del lotto che si resta quasi costantemente sorpresi dalla direzione intrapresa da ogni singola canzone, a parte, forse, il caso di “Throatsaw” e “Toxic Death Fuck”, l’una esempio paradigmatico di un old school esplosivo e ficcante, l’altra una sassata grindcore/punk in perfetto stile Violation Wound. Una tracklist, dunque, torbida e ingegnosa, dal brutal doom pregno di esasperate incursioni thrash di “Rabid Funeral”, ai Cathedral squassati dalle motoseghe di “No Mortal Left Alive”, “Well Of Entrails” e “Lobotomising Gods”, dalle pulsioni stoner della lurida title track agli armonici vorticosi di una a tratti lisergica “Bones To The Wolves”, dalle dilatazioni rock di “Death Is The Answer” e “Coagulation” a una “Marrow Fiend” che, fra un groove quasi blues e curiosi galoppi maideniani, rischia addirittura di andare fuori controllo. Il singer sputa letteralmente i pezzi dal gargarozzo infetto, imbrattandoli di rigurgito giallastro e sanguinolento, con la cover di Wes Benscoter perfetto corredo estetico di uno slasher album che nasconde le personali turbe psichiche dietro il muro dell’umorismo macabro e nell’abbondanza delle frattaglie esposte.

Benché “Ashes, Organs, Blood And Crypts”, visto i tanti fluidi corporei scorsi sotto i ponti di Oakland, non possegga la forza conturbante di “Severed Survival” o “Metal Funeral”, brandelli di storia a cui comunque si riallaccia per vie traverse, gli Autopsy continuano a restare una garanzia, anzi, la voglia di mettersi ancora in gioco li conduce a delle variazioni sul tema davvero azzeccate. Morire subissati dai liquami non sembra, tutto sommato, una cattiva idea.

Tracklist

01. Rabid Funeral
02. Throatsaw
03. No Mortal Left Alive
04. Well Of Entrails
05. Ashes, Organs, Blood And Crypts
06. Bones To The Wolves
07. Marrow Fiend
08. Toxic Death Fuk
09. Lobotomising Gods
10. Death Is The Answer
11. Coagulation

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