Serata ad alto tasso emozionale quella di giovedì al Legend Club di Milano. Nel capoluogo lombardo arrivano i Being As An Ocean, accompagnati da due band perfette per l’occasione, come gli Of Virtue e i Senna. Fin dalle prime pubblicazioni, avvenute ormai più di 10 anni fa, i californiani hanno sempre puntato molto sui tour, suonando diverse molte anche in Italia e andando a costruire un rapporto molto solido con i fan. Quello che abbiamo visto giovedì non fa che confermare quanto detto, data la buonissima presenza di pubblico e una serie di momenti capaci di risvegliare davvero la nostre emozioni.

Come anticipato, la serata viene aperta dai Senna, in perfetto orario sulla tabella di marcia. La band tedesca si è formata da poco tempo e non ha ancora pubblicato un vero e proprio album, ma nonostante questo presenta con entusiasmo i pezzi dai propri EP, venendo immediatamente apprezzata da tutto il pubblico, presente già in buon numero all’interno del locale. Se è vero che la proposta musicale della band, caratterizzata da un alternative metal dalle forti tinte melodiche, vada a inserirsi in un filone già ben popolato, i tedeschi ci sanno fare e mostrano un entusiasmo e una gratitudine che non possono lasciare indifferenti. Siamo contenti che, nonostante il loro pullman li abbia lasciati a piedi poco fuori Milano, siano riusciti ad arrivare in tempo per presentare la loro musica.

Pochi minuti di pausa e tocca agli Of Virtue infiammare il Legend Club. Oltre che per una maggiore esperienza (sia dal vivo che in studio) gli statunitensi si differenziano dai Senna anche per una componente molto più aggressiva e rivolta verso il metalcore, senza ovviamente disdegnare parti più melodiche, ma riducendole molto. Rimane invece invariato, rispetto ai colleghi, l’entusiasmo e il forte contatto con il pubblico. In ogni caso, buona parte dell’ottima performance si regge sulla sintonia tra il cantante Tyler Ennis e il chitarrista e seconda voce Damon Tate, che più volte durante lo show aprono il proprio cuore al pubblico, parlando di momenti negativi (come la pandemia che tutti ci siamo appena lasciati) e ricordando continuamente che nessuno di noi è solo e che c’è sempre un’altra possibilità. Messaggi, questi, che non ci stancheremo mai di sentire.

BeingAsAnOceanBand

Tocca quindi agli headliner, il motivo principale per tutti i presenti hanno raggiunto il locale – anche se, bisogna dirlo, tutto il pubblico ha apprezzato a gran voce le esibizioni di Senna e Of Virtue. Non è un caso che i Being Is An Ocean in un decennio abbiano pubblicato addirittura 5 album e riscosso un buon successo, soprattutto rispetto al genere proposto, un mix molto particolare di metalcore, post-hardcore dalla forte componente melodica e post-rock, con diverse parti recitate. Sembra quasi scontato, ma la performance della band, e soprattutto quella del cantante e fondatore Joel Quartuccio, punta tutto su un impatto emozionale devastante. Il frontman scavalca continuamente le transenne e passa intere canzoni girovagando per la sala, in mezzo al suo pubblico, ricevendo e dispensando abbracci e caratterizzando in questo modo una performance davvero emozionante e intensa.

Per il resto, la band si muove benissimo sul palco e propone pezzi da tutti gli album pubblicati, privilegiando in realtà i primi – ed è proprio con brani come “Death’s Great Black Wing Scrapes the Air”, “Dear G-d” e la conclusiva “This Loneliness Won’t Be the Death of Me”, che in pubblico esplode, in un mix di riff pesanti, scream e spoken word, dopo essersi lasciati cullare dai dolci arpeggi che aprono quasi tutti i pezzi. In tutto ciò, gli statunitensi presentano anche nuovi brani, sempre apprezzati, come “Death Can Wait” e “Swallowed By The Earth”.

Poco altro da aggiungere per una serata così intensa. Difficile rimanere impassibili davanti ad un artista che canta in ginocchio circondato dal suo pubblico, in un mix di dolore, felicità e gratitudine, la gente intorno abbracciata, che canta insieme a lui come se fossero una cosa sola. Non è forse questa la musica?

Setlist

Little Richie
Alone
L’exquisite Douleur
Death’s Great Black Wing Scrapes the Air
Find Our Way
Humble Servant, Am I
Death Can Wait
Lost
Glow
Thorns
Swallowed by the Earth
The Hardest Part Is Forgetting Those You Swore You Would Never Forget
Dear G-d
Dissolve
This Loneliness Won’t Be the Death of Me

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