caskets reflection
NUOVE USCITERECENSIONI

Caskets – Reflections

By the sound of your beating heart it hurts
By the sound here for better or for worse

A due anni di distanza dall’album di esordio “Lost Souls”, che aveva trovato grandi consensi tra i fan del metalcore moderno, gli inglesi Caskets tornano sulla scena con il nuovo full length “Reflections”. 10 tracce che portano in un viaggio tra pop, elettronica e metalcore: non è pane per i denti dei puristi del genere, ma farà muovere la testa a chi apprezza sonorità più moderne e leggere.

La tracklist si apre con “Believe” e si nota subito l’evoluzione nella vocalità di Matt Flood, cantante della band, che sembra aver migliorato molto il controllo delle parti melodiche e di quelle urlate. Ottima anche la linea di basso, che si fa sentire e rende più frizzante tutto il brano. La seconda traccia è “More Than Misery”, un featuring con Telle Smith dei The Word Alive, in cui l’influenza pop è più che evidente. Orecchiabile, pronta per essere canticchiata sotto la doccia o urlata in gruppo sotto il palco, con un testo che parla del trovarsi ipnotizzati da qualcuno o qualcosa che, alla fine, porterà solo ad abitudini tossiche e dannose per la salute mentale. Interessante anche “Too Late”: all’inizio sembra fin troppo pop, ma a metà brano troviamo un bel breakdown melodico e un buon riffing di chitarra dalle sonorità più heavy.

Troviamo poi pezzi come “By The Sound”, con una buona struttura ritmica ma un sound che ricorda tantissimo (forse troppo) gli Holding Absence, “Silhouettes”, ballata straziante che fa riflettere sul potere dell’autostima e sull’importanza del non cambiare solo per gli altri, e “Guiding Light”, con un bellissimo assolo di chitarra che ci riporta quasi ai meravigliosi anni ‘80. L’album si conclude con “Better Way Out”, un brano intenso e profondo che affronta il tema del suicidio, con un crescendo di archi che sfuma in un fade out perfetto: un’ottima chiusura.

Non c’è tantissimo da dire su questo “Reflections” dei Caskets. È un lavoro tutto sommato fatto bene, ma che non spicca per originalità. Gran parte dei brani ha quel sapore di già sentito che non farà impazzire chi ascolta questo genere da parecchio tempo. Piacerà ai fan più giovani del metalcore contemporaneo e c’è del potenziale, ma ai Caskets serve qualcosa in più per diventare una delle band di punta del panorama musicale moderno.

Tracklist:

01. Believe
02. More Than Misery
03. In the Silence
04. Too Late
05. By the Sound
06. Six Feet Down
07. Silhouettes
08. Guiding Light
09. Hate Me
10. Better Way Out

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