E’ morto all’età di 67 anni Steve Riley, l’ex batterista di W.A.S.P. e L.A. Guns. Ad annunciarlo è stata la famiglia del musicista: 

Siamo distrutti nel dare la notizia che Steve Riley è morto all’età di 67 anni. Steve stava combattendo contro una grave polmonite da diverse settimane e martedì 24 ottobre è morto a causa della malattia. Sua moglie Mary Louise e il figlio Cole erano al suo fianco negli ultimi momenti.
Steve ha trascorso gli ultimi cinquant’anni costruendo una ricca eredità musicale, girando il mondo innumerevoli volte, vendendo milioni di dischi, condividendo il palco con incredibili compagni di band e portando gioia ai fan di tutto il mondo. Il suo stile non aveva eguali, influenzato da grandi come Buddy Rich, Ginger Baker e John Bonham, e la sua passione per quello che faceva è stata evidente fino alla fine.
Ma l’eredità più grande di Steve è stata il suo ruolo di marito amorevole e padre premuroso. A casa, era più di un semplice rocker: era un fanatico degli sport di Boston, un appassionato della Seconda Guerra Mondiale e un avido lettore. Per quanto amasse viaggiare, niente gli dava più gioia che tornare a casa dalla sua famiglia.

Riley si unì nel 1983 ai W.A.S.P. per sostituire Tony Richards, e rimase nella band per tre anni suonando in due album, “The Last Command” del 1985“Inside the Electric Circus” del 1986. Nel 1987, entrò negli L.A. Guns e suonò in una canzone nel loro album d’esordio. Partecipò poi ai due album successivi, “Cocked & Loaded” e “Hollywood Vampires”. Lasciò la band nel 1992 ma vi ritornò due anni dopo, suonando in altri 6 album. 

Nel 2019 Steve Riley diede vita a una sua versione della band chiamata anch’essa L.A. Guns. Questa mossa portò presto però al sorgere di una causa tra Riley e i Guns che si risolse permettendo al batterista di esibirsi e pubblicare musica sotto il nome di Riley’s L.A. Guns. L’ultimo singolo della band, “The Dark Horse”, è stato pubblicato il mese scorso, e il nuovo album in studio è previsto per l’inizio del 2024.

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