Skinny jeans, magliette dei Blink-182 o Green Day e capelli colorati dal blu al rosa: è questa l’atmosfera che si respira ancor prima dell’inizio del concerto dei Sum 41 all’Unipol Arena di Bologna. Dopo il set di Cassyette, alle 20 in punto l’arrivo dei Simple Plan permette di riscaldare gli animi. La band che condivide con i Sum 41 non solo tanti palchi ed esperienze musicali, ma anche la nazionalità canadese, riesce ad emozionare con “Welcome To My Life” e Pierre Bouvier delizia tutti con le cover di Avril Lavigne, Smash Mouth e The Killers, per poi finire sulle note di “Perfect”. La folla si prepara all’arrivo di Deryck e compagni con il sottofondo di Paramore, Blink-182 e Green Day durante la preparazione del palco, venendo catapultati in un universo alternativo dove l’unica parola d’ordine è pop-punk.

Alle 21, appena compare il telo con il teschio dei Sum 41, il pubblico impazzisce e Deryck Whibley fa la sua comparsa con il suo outfit total black da eterno adolescente, intonando “Motivation”. “The Hell Song”, “Over My Head (Better Off Dead)” e “We’re All To Blame” scorrono frenetiche l’una dopo l’altra e la folla è così scatenata che si creano più circle pit, spronati ancora di più dal  frontman che vuole creare un unico grande cerchio centrale – con il pubblico riesce discretamente nell’intento. Non smettendo mai di ringraziare tutti per essere venuti al concerto, il cantante ricorda che la band festeggia due anniversari: l’uscita di “All Killer No Filler” e “My Direction”, omaggiati “in our special way”, come ha ribadito Deryck, che sembra davvero emozionato davanti alle 15000 persone che riempiono l’Unipol Arena. 

I ragazzi continuano senza sosta, le canzoni scorrono veloci e la folla non vuole calmarsi: il lancio di palloncini bianchi e neri durante “Underclass Hero” viene seguito da getti di fuoco e coriandoli che inondano la folla.  Ad un tratto però il cambio di chitarra di Deryck preannuncia un momento di tregua con “With Me”: occhi lucidi e coppie che si abbracciano, questa è molto più di una semplice canzone, ma una pietra miliare che ha segnato una generazione, riuscendo ad arrivare sempre al cuore pur avendola ascoltata migliaia di volte.

Questa atmosfera di tranquillità dura pochissimo, perché il pop-punk old school torna con i primi accordi di “In Too Deep” . Inutile dire che questo brano ha unito tutti, anche gli ascoltatori più lontani dal genere, che forse son venuti solo come accompagnatori, strappando comunque un sorriso e tanti ricordi, magari un vecchio mp3 o qualche frase scritta su un diario delle superiori. Ma le sorprese non sono finite, perché sulle note di  “We Will Rock You”, Deryck confessa che è la prima canzone che ha imparato a suonare con la chitarra e il boato è assordante, continuando in un vortice unico fra “No Reason”, “Mr Amsterdam” e finendo in bellezza con “Fat Lip”.  Se un qualsiasi pop-punk kid, non si fosse ancora commosso, questo finale epico e “Best Of Me” suonata a sorpresa proprio a fine concerto quando molti stanno uscendo, chiudono in bellezza uno show completamente all’insegna del pop punk “vecchio stile”. 

La performance portata a Bologna è qualcosa di difficilmente ripetibile: i Sum 41, aiutati anche dai Simple Plan, hanno messo in piedi un live attraverso il quale tutto il pubblico è potuto tornare 20 anni indietro nel tempo.  In un momento storico in cui gli strumenti elettrici vengono sempre meno utilizzati, in questo caso le chitarre, il basso e la batteria sono state di nuovo le protagoniste indiscusse. Riportando in auge grandi tormentoni di una generazione di adolescenti ormai cresciuti, la band continua a dimostrare che non è mai troppo grandi per tornare teenager: “I don’t wanna waste my time, become another casualty of society”.

Setlist 

Motivation
The Hell Song
Over My Head (Better Off Dead)
We’re All to Blame
Summer
Out for Blood
War
My Direction / No Brains / Rhythms / All Messed Up
Underclass Hero
Walking Disaster
With Me
In Too Deep
Makes No Difference
Pieces
We Will Rock You (Queen cover)
Still Waiting
Hooch
No Reason
Mr. Amsterdam
Fat Lip
Best Of Me

 

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