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Trophy Eyes – Suicide And Sunshine

Morte e brevità della vita: da sempre poeti, scrittori e compositori si sono interrogati su questi temi non riuscendo a trovare una risposta. Da Seneca, passando per Mozart, fino ad arrivare al 2023, dove, nella lista, possiamo inserire anche i Trophy Eyes che, a 5 anni da “The American Dream” pubblicano “Suicide And Sunshine”. Il titolo contiene i due temi dell’album, uniti in un accostamento insolito, ma il messaggio è chiaro fin da subito: anche nei momenti più oscuri, è importante riuscire a trovare un’ancora  di salvezza. 

L’iniziale grido destabilizzante del cantante John Floreani in “Syndney” apre la scena. 60 secondi servono a darci subito una panoramica chiara: la propria città natale è sempre stata lì ad aspettare e consolarci. “Life in Slow Motion” incarna alla perfezione il sentimento di caducità della vita, ma in modo spensierato: il pop rock spinge a vivere il presente nelle sue piccole gioie quotidiane, riprendendo il concetto di morte, vita e rinascita anche nel video, con un unico filo rosso (“Everything is temporary”). “People Like You” è un sospiro di sollievo, con gli scream del cantante che permettono di riconoscere la band di sempre, tra punk rock, parte corale e un finale che diventa anche ballabile. “My Inheritance” scava invece nelle profondità dell’album, raccontando ed esprimendo l’amore sia per una ragazza che per un amico.

Si arriva al punto focale del lavoro grazie a “Blue Eyed Boy” e la speculare “Sean”, che raccontano la morte dell’amico del frontman.  La cosa bella della musica è come la stessa vicenda, riesca ad essere illustrata in due modi totalmente diversi. Nella prima c’è un pop punk freschissimo che fa passare quasi in sordina la perdita di questo “ragazzo dagli occhi blu”, puntando l’attenzione più sui momenti felici dell’infanzia, per riuscire a prendere davvero coscienza dell’accaduto nel pezzo successivo. “Sean”, senza l’aiuto del ritmo che diventa calmo e soffuso, racconta il suicidio in 5 minuti  dilanianti  e disarmanti, che sembrano infiniti: ci sentiamo coinvolti emotivamente nella vicenda, riuscendo a percepire davvero questo dolore assoluto che non riuscirà mai a trovare pace. Da qui in poi, i ritmi diventano più leggeri  con “What Hurts The Most”, per arrivare all’elettronica che si mescola alle chitarre in “OWM” e “Stay Here”, due raggi di sole mattutino che provano a riscaldarci. Ovviamente non possono mancare le ballad, ed ecco che “Kill” e “Sweet Soft Sound” ci accompagnano dolcemente verso “Epilogue”, che crea un collegamento con l’opener: pop punk ed emo hanno il compito di chiudere il cerchio. Tornando a casa, ricordi ed affetti sono tutti racchiusi nello stesso luogo, eppure non sempre tutto è come lo abbiamo sempre immaginato. 

In conclusione “Suicide And Sunshine” è una grande dimostrazione di coraggio e sincerità, capace di spiazzare nella sua disarmante crudezza, che fa toccare con mano dei sentimenti che accomunano tutti gli esseri umani senza distinzione di secolo, età o distanza geografica. 

Tracklist

01. Sydney
02. Life In Slow Motion 
03. People Like You
04. My Inheritance
05. Blue Eyed Boy 
06. Runaway, Come Home 
07. Burden 
08. Sean
09. What Hurts The Most 
10. OMW
11. Kill
12. Sweet Soft Sound 
13. Stay Here 
14. Epilogue 

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