“So meet me where the stars collide, the Milky Way is ours tonight”

“Tell Me I’m Alive“: quasi una domanda, più che un’affermazione. Questo è il titolo del nono album degli All Time Low. Così la band di Baltimora torna a 3 anni dall’ultimo radioso “Wake Up, Sunshine”, e proprio a rimarcare questa differenza, ad accoglierci c’è una copertina (forse troppo) scarna dove il nero è quasi l’unico protagonista della scena. Come un ritorno all’essenziale, poche cose contano: sopravvivere e amare. Perciò i quattro ragazzi cresciuti a Blink-182 e pop-punk creano una sintesi fra “Wake Up, Sunshine” e “Last Young Renegade” sia a livello di sonorità che di testi, come ha affermato lo stesso cantante Alex Gaskarth nella recente intervista durante il concerto a Milano dello scorso febbraio.

La title track scombussola le carte presentando il nuovo protagonista: un pianoforte che genera un’atmosfera pop, in un pezzo che esterna al meglio una voglia di ritrovata libertà e speranza nel futuro (“Tell me I’m alive and bring me back to life”). L’altro tema del disco non tarda ad arrivare: “Modern Love” descrive l’amore, troppo veloce ed immediato che “non dura oltre la luna di miele” – anche se tutto ciò non è visto come qualcosa di assolutamente negativo. Con “Are You There?” (che si collega al pezzo precedente, come accadeva spesso in “Last Young Renegade”) finalmente torna il punk rock tipico della band. Al contrario, “Sleepwalking” è tutto ciò di più lontano dall’universo All Time Low che meglio conosciamo, con elettronica,  synth e voce effettata, che descrive la mancanza di una persona amata, elemento che continuerà a comparire ciclicamente nelle canzoni. Con “Calm Down” mettiamo in pausa questi sentimenti per presentarne altri più personali, che toccano soprattutto il frontman, il quale ha sempre affermato di soffrire d’ansia e di attacchi di panico, mentre “English Blood//American Heartache ” conferma come il passato torna sempre anche se cerchiamo di dimenticarlo, anche se la musica riesce ad alleggerire anche le situazioni più complicate con un sound super catchy.

Dal punto di vista tematico, l’amore è sempre presente con sfumature che virano verso toni malinconici smorzati da ritmi sostenuti, fra ballad glitterate come “The Sound Of Letting Go” e “New Religion”, con la collaborazione del cantautore Teddy Swims, che la fa diventare una canzone adatta ad essere ballata in discoteca, più che ad un concerto. Passiamo poi alla più meditativa “The Way You Miss Me”, seguita da “I’d Be Fine (If I Never Saw You Again)” e il suo rock che mitiga la delusione intrinseca del testo. “Kill Ur Vibe” ricorda un po’ “Lost In Stereo”: troviamo di nuovo una ragazza protagonista della scena, ma in modo opposto. Dove prima era lei che nella sua perfezione spronava ad agire qui invece deride la figura maschile, non supportando le scelte prese. Passando per “The Other Side”, arriviamo al finale con un barlume di speranza: in “Lost Along The Way” i fan storici possono ritrovare qualche accenno a “Painting Flowers”, “Cinderblock Garden” e “Afterglow”. Che la band non sia mai totalmente positiva di natura si sa, ma con l’aiuto di una parte strumentale che tende a riappacificare, la canzone diventa una lettera aperta all’Universo, da cantare guardando le stelle, nella speranza che in tutto questo caos si riesca a trovare, prima o poi, un posto nel mondo: “I’m spinning in the shadows, the dark side of my shallow / A beating heart’s the only way to start again”. 

“Tell Me I’m Alive” non è l’album più brillante degli All Time Low ma continua a dimostrare la poliedricità di un gruppo che ha superato da molto i tempi d’oro del pop-punk di “Weightless”. Ma poco importa: la voce di Alex Gaskarth sarà sempre pronta a consolarci, non lasciandoci soli in questa sfida quotidiana chiamata vita. 

Tracklist

01. Tell Me I’m Alive
02. Modern Love
03. Are You There?
04. Sleepwalking
05. Calm Down
06. English Blood // American Heartache
07. The Sound Of Letting Go
08. New Religion (ft. Teddy Swims)
09. The Way You Miss Me
10. I’d Be Fine (If I Never Saw You Again)
11. Kill Ur Vibe
12. The Other Side
13. Lost Along The Way