AAVV
Fairy World VI

2010, Prikosnovenie
Folk

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 15/07/10

Che strana cosa sta succedendo nel mondo fatato di Prikosnovénie da quando la sua sussidiaria più meditativa Mandala Music è stata aperta… Scusate, mi sono appena reso di stare parlando della compilation "Fairy World" per la primissima volta su queste pagine, quindi devo necessariamente introdurre il progetto. Dovete sapere che due sono le occasioni celebrative che Prikosnovénie riserva al suo pubblico più fedele durante l’anno: il CD/DVD che documenta l’annuale festa de La Nuit Des Fées (qui la recensione dell’ultima edizione), e quindi "Fairy World", una compilation a tema che raccoglie tutto il roster dell’etichetta fairy folk per eccellenza.

Dicevo, succedono cose strane da quando Prikosnovénie è diventata più meditativa con Mandala Music ed il tutto assume questo controverso aspetto: stavolta, il compito dettato dai francesi (è proprio il caso di dirlo) ai loro artisti è stato quello di scrivere delle canzoni di diretta ispirazione naturalista, il tutto poi suddiviso nella classica classificazione elementale. Abbiamo quindi canzoni del fuoco, dell’acqua, della terra e dell’aria, più o meno tutte estrapolate dai precedenti parti discografici degli artisti che partecipano alla copiosa tracklist che vedete alla vostra destra. Il problema consiste proprio nel fatto che un compito così classico e poco entusiasmante non si può che tradurre in una compilation di maniera, abbastanza monotematica (ambient e nativi d’America sono le parole chiave che predominano, non aspettatevi minimamente lo scatenarsi degli elementi nella loro diversità) e poco entusiasmante. Insomma: i bei tempi dei "Fairy World" che avevano qualcosa di significativo da dire paiono davvero andati, e se già col precedente volume c’era qualcosa di poco convincente nell’aria, è con questo "Fairy World VI" che l'operazione risulta, tutto sommato, inutile, se non per il sempre prezioso artwork che lo circonda (ancora una volta, stiamo parlando di un vero e proprio libro ad opera dell’inossidabile Sabine Adelaide, l’unico motivo che giustifica la valutazione sufficiente del cd).

Potrei comunque citarvi gli episodi ben riusciti di Julien Jacob (la cui “Ylangmorem”, remixata dagli Antrabata, risulta un’interessantissima commistione dello spirito Youssou N’Dour nella foresta più lussureggiante), piuttosto che i sempreverdi Caprice (“Memory”, d’altronde, è uno degli episodi più felici del loro ultimo inciso “Six Secret Words”) e Lily Storm, la cui “The Swallow Is Flying” ben si incastra nello spirito della compilation. Ciò comunque non sminuisce l'importanza della scelta del titolo, quando ad una classe di alunni viene dettata la traccia di un tema; in questo caso, la Maestra Prikosnovénie si è dimostrata piuttosto svogliata (anche per non aver commissionato qualche inedito come, invece, era consuetudine in passato) ed inevitabilmente la selezione di quest’anno risulta essere la più debole di tutti i volumi editati sinora. Riprovaci l’anno prossimo, maestra Prikosnovénie, magari con un entusiasmo più contagioso, che possa arrivare a risvegliare una classe di alunni piuttosto annoiata e sopita.



EARTH

01. Stéphane Cavé Et Yves Souron Kadumeh - Yah
02. Jean Paul Trutet -  Materia Prima
03. Antrabata - We Rise

WATER

04. Lys - Mélisse
05. Daniel Perret & Jean-Paul - Trutet Minyahé
06. Julien Jacob - Ylangmorem (Remix By Antrabata)

FIRE

07. Dandelion Wine - XVII
08. Dizzi Dulcimer - Dizzi Jig
09. Stellamara - Lado

AIR

10. Lily Storm - The Swallow Is Flying
11. Caprice - Memory
12. Alizbar - Cry Of The Banshee (Live)

SPACE

13. Les Espirits De La Nature - Le Passage Entre 2 Mondes
14. Lys - L'impatiente
15. Ivo Sedlacek - Sahasrara Chakra
16. Daniel Perret & Crista Galli - Puits Stellaire

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