Giovedì 14 dicembre presso il Bodom Bar & Sauna di Espoo, Finlandia, i membri rimanenti dei Children Of Bodom hanno organizzato un ascolto collettivo per il nuovo album live “A Chapter Called… Children Of Bodom (Final Show In Helsinki) Ice Hall 2019)“, l’ultimo concerto della band. Durante l’intervista tenutasi all’evento, il tastierista Janne Wirman ha parlato degli ultimi giorni del frontman Alexi Laiho che era diventato irriconoscibile.
Alexi Laiho è morto nel dicembre 2020 a causa di una degenerazione di fegato e pancreas dovuta all’abuso di alcol. Inoltre il cantante assumeva oppiacei, antidolorifici e farmaci per l’insonnia. Wirman ha detto:
Quella sera (durante l’ultimo live) ho sentito un senso di sollievo perché ero stanco dei problemi di Alexi e di quelli che aveva con un ragazzo. Alexi era il nostro migliore amico, scriveva tutta la nostra musica ma a un certo punto, dal 2016, è diventato qualcuno che non riconoscevo più. Era diventato una persona completamente diversa. Era così sopraffatto dalla sua malattia che nel 2019 siamo arrivati al punto di non poter andare più avanti e abbiamo deciso che quello sarebbe stato l’ultimo live.
Abbiamo dato poco preavviso e in partenza avevamo un piano migliore per annunciare la cosa ai nostri fan, volevamo fare un vero tour di addio tra il 2020 e il 2022. Ma qualcosa che non avevamo considerato, la pandemia, ha rovinato tutti i nostri piani.
Il bassista Henkka Seppälä ha aggiunto:
In un certo senso siamo stati fortunati ad aver avuto questo confronto all’interno del gruppo prima, in questo modo ci è stato possibile registrare un ultimo show. Se avessimo tenuto conto del piano originale, di fare un tour fino al 2022, la pandemia avrebbe rovinato tutto e noi non avremmo avuto nemmeno questo ultimo concerto ricordo.
Quella sera del 2019, alla band venne chiesto di prendere una pausa per rimettere la band insieme ma sia Wirman che Seppälä sapevano che quella non era un’opzione in quanto le dipendenze di Laiho lo stavano ormai distruggendo e non si sarebbe ripreso.
