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NUOVE USCITERECENSIONI

Kataklysm – Goliath

La storia del pastorello Davide che ferisce il filisteo Golia con una semplice fionda prima di decapitarlo e portarne il capo in trionfo a Gerusalemme, costituisce una delle vicende esemplari della Bibbia, l’esaltazione della fede come mezzo per abbattere ostacoli apparentemente insormontabili. Un episodio di grande carica metaforica capace di ispirare, durante i secoli, numerosi artisti, specialmente pittori e scultori, arrivando, con il film “Rocky IV”, a incunearsi profondamente nella pop culture e che appare ritratto, ora, sulla copertina del nuovo album dei Kataklysm, opera di un Eliran Kantor ormai assurto a vate universale degli artwork del mondo estremo e affini. Il sedicesimo lavoro dei canadesi, almeno figurativamente, riesce a compiere, dunque, un notevole salto di qualità rispetto alle cover dell’ultimo “Unconquered” (2020), caratterizzato da una grafica così in alta definizione da rasentare un’estetica da videogame.

Dal punto di vista musicale, invece, il death a trazione melodica svedese e con inserti groove metal in stile Lamb Of God/Machine Head che i nordamericani frequentano da anni e con sempre maggior convinzione, spesso ottenendo risultati altalenanti se non addirittura mediocri, continua, in “Goliath”, a divulgare il proprio ibrido standard, ormai lontano parente degli ottimi lavori di inizio millennio. Certo, la band di Montréal possiede congenito il vezzo impiegatizio di inserire all’interno di ogni album dei piccoli aggiornamenti qui e là per restare al passo con il moderno, eppure si tratta di coloriture di superficie, non sufficienti a incrinare le fondamenta di un sound che il solo “Meditations” (2018), in tempi recenti, era riuscito a rianimare grazie a un buon equilibrio tra assalti all’arma bianca e passaggi riflessivi.

Al fine di evitare brutte sorprese e perpetrare una costumanza atavica, poi, la produzione viene lasciata nelle mani del chitarrista Jean-François Dagenais, che, con l’aiuto di Chris Clancy e Colin Richardson al missaggio e al mastering, infagotta i pezzi in un’atmosfera roboante, nel quale gli strumenti sembrano prigionieri di un’unica cassa armonica di dimensioni colossali, responsabile di appiattire la (logora) gamma di timbri e sfumature presenti. Un platter, quindi, che alza a dismisura i decibel per coprire il manierismo di un songwriting settato sul pilota automatico, a parte alcuni innesti di matrice djent/industrial/metalcore, già avvertibili nello scorso full-length, in grado di vivificare le varie “Dark Wings Of Deception”, “Die As A King”, “Bringer Of Vengeance”, “Gravestone & Coffins”, mentre un’aura à la Decapitated first version rende la meticcia “Combustion” forse la migliore traccia del lotto.

Per il resto, riff scandinavi a profusione (“Goliath”, “Heroes To Villains”), lievi brutalizzazioni black (“From The Land Of The Living To The Land Of The Dead”, “The Redeemer”), qualche accento più epico/atmosferico con tanto di chitarre pulite (“The Redeemer”, “The Sacrifice Of Truth”) e, in generale, grande attenzione all’orecchiabilità dei ritornelli, aspetti costanti che attraversano una tracklist da catena di montaggio. La voce di Maurizio Iacono echeggia poderosa, ma il growl di una volta – soprassedendo su uno screaming mai davvero convincente in carriera – appare un pallido ricordo, sommerso dalle sabbie dei lustri e dalla batteria tonitruante di James Payne, che sembra fare il verso triggerato al Northern Hyperblast dell’ex Max Duhamel.

Vagamente incentrato sul tema della ribellione dinanzi ai poteri forti, “Goliath” rappresenta tutto fuorché il gigante del titolo, quanto piuttosto un figlio di Iesse la cui frombola conta appena un paio di sassolini dei cinque richiesti dalla tradizione veterotestamentaria, munizioni bastanti ai Kataklysm per svolgere agevolmente il classico compitino. D’altronde, dopo trentadue primavere di onorato servizio, diventa difficile uscire dalla comfort zone.

Tracklist

01. Dark Wings Of Deception
02. Goliath
03. Die As A King
04. Bringer Of Vengeance
05. Combustion
06. From The Land Of The Living To The Land Of The Dead
07. The Redeemer
08. Heroes To Villains
09. Gravestones & Coffins
10. The Sacrifice For Truth

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