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Pierce The Veil – The Jaws Of Life

A sei anni da “Misadventures”, ci sono stati alcuni cambiamenti nei Pierce The Veil, sia fra i membri, con l’abbandono del batterista Mike Fuentes, fratello del frontman, sia nella vita del cantante Vic, che si è trovato a festeggiare il suo compleanno, l’uscita del nuovo album e la nascita della sua prima bambina, tutto insieme. “The Jaws Of Life”, il nuovo album della band di San Diego, è il frutto di meditazione, lavoro ed attesa: le aspettative sono state discretamente soddisfatte.

Inserita bene nel loro universo punk-rock/post-hardcore, la band riesce a dar vita ad un disco che fin dalla prima traccia “Death Of An Executioner” , fa capire che poco sembra cambiato dal 2016. Il tema prevalente è quello dell’amore (in tutte le sue sfumature) come asse portante di ogni cosa, mentre la voce di Fuentes è, come sempre, una certezza. Quello che sentiamo in più è un pizzico di punk-rock, qualche sfumatura anni ’80 e parti elettroniche, che la rendono a tratti anche futuristica. “Pass The Nirvana”, che ha già nel titolo il richiamo alla band di Kurt Cobain, si presenta come una delle tracce più originali ed innovative, sia dal punto di vista del testo che da quello musicale, con un punk grezzo che poche volte avevo sentito dalla band. La successiva “Even When I’m Not With You” ci ipnotizza con il suo riff liquido che si ripete per tutta la canzone, facendoci perdere nella musica fino ad essere risvegliati da “Emergency Contact”, brano che riafferma, con una chitarra delicata in crescendo, la voglia di continuare ad essere sempre nella vita della propria amata.

Si rialzano i ritmi con “Flawless Execution”, che presenta un rock contaminato da elettronica e che verso la metà diventa una canzone futuristica che ricorda molto i Muse. La title track inebria fra fantasmi, universi paralleli e una voglia di bellezza e romanticismo, mentre “Damn The Man, Save The Empire” è una canzone in vero stile Pierce The Veil, fra post-hardcore e scream che la rendono una delle più classiche dell’album. “Resilience” blocca per qualche minuto questo sentimento dirompente per dare spazio ad un brano più introspettivo, per poi passare a “Shared Trauma”: ci troviamo trasportati su un altro pianeta, sul quale gli strumenti scompaiono, lasciando il posto unicamente all’elettronica. Verso la conclusione del lavoro troviamo “So Far So Fake”, in cui tornano le chitarre e un il ritornello catchy da cantare per ore: un pezzo che racchiude tutto l’album tra modernità e tradizione della band. L’ultima parola viene data a “12 Fractures”, che presenta una collaborazione con Chloe Moriondo e si presenta come una ballad che trasmette un amore malinconico a due voci (“I miss the pain sometimes in this so called life”).

Amore e disperazione sono due temi cari ai Pierce The Veil e permeano “The Jaws Of Life”. Con questo nuovo lavoro la band riesce però ad abbassare la solita corazza protettiva, dando spazio alla modernità,  affacciandosi, per lo meno nella parte strumentale, a molti cambiamenti che fanno ben sperare. 

Tracklist

01. Death Of An Executioner
02. Pass The Nirvana 
03. Even When I’m Not With You
04. Emergency Contact
05. Flawless Execution
06. The Jaws Of Life  
07. Damn The Man, Save The Empire
08. Resilience
09. Irrational Fears (Interlude)
10. Shared Trauma 
11. So Far So Fake 
12. 12 Fractures 

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