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Pixies – Doggerel

“Doggerel” è l’ottavo disco dei Pixies, il quarto dopo la reunion del gruppo di Boston avvenuta nel 2004. A tre anni di distanza dal loro ultimo lavoro, “Beneath The Eyrie”, gli americani tornano con un album sulla scia delle ultime opere, con una ricchezza melodica e un’architettura musicale più matura rispetto ai primi dischi, meno aggressiva e rivoluzionaria, ma con la consapevolezza di un gruppo con un lungo percorso alle spalle.

La formazione del gruppo non è cambiata molto dagli esordi, con l’eccezione della storica bassista Kim Deal, tornata brevemente a far parte dei Pixies nel primo periodo della reunion del gruppo – dal 2004 al 2013. A partire dall’anno successivo, infatti, a prendere il posto di Deal è Paz Lenchantin – che la sostituisce sia nell’aspetto strumentale che nel ruolo di seconda voce – entrata in pianta stabile nella band durante la registrazione di “Head Carrier”. Gli altri membri, invece, sono quelli originali: il frontman Black Francis, con la sua voce connotata e stridula, il chitarrista Joey Santiago e il batterista David Lovering. Il produttore del disco è l’inglese Tom Dalgety, alla sua terza collaborazione consecutiva con il gruppo di Boston.

Già nel primo pezzo dell’album, “Nomatterday”, si può notare l’evoluzione del sound del gruppo: lo scheletro del pezzo, con chitarre distorte e un giro di basso quasi ipnotico, potrebbe essere uscito direttamente da “Doolittle” o “Surfer Rosa”, ma presenta una linearità più orecchiabile rispetto ai vecchi standard dei Pixies, con un ritornello cupo valorizzato da synth eterei. I due successivi pezzi, “Vault of Heaven” e “Drags of the Wine”, sono due dei tre singoli promozionali del disco. Il primo è un brano smaccatamente alternative percorso da venature western, mentre il secondo, in pieno stile Pixies, è caratterizzato da un basso ritmato e ritornelli imprevedibili. Altri pezzi degni di nota sono “Get Simulated”, che presenta una struttura canonica impreziosita dagli incroci vocali tra Black Francis e Paz Lenchantin, “There’s a Moon On”, terzo e ultimo dei singoli estratti dall’album, e la title track, in chiusura dell’opera, brano sospeso fra le calme chitarre surf della strofa e gli ampi accordi spaziosi del ritornello.

A 34 anni dal debutto sulle scene con “Surfer Rosa”, i Pixies di “Doggerel” sono una band matura, che anziché subire il peso degli anni li sfrutta per connotare in maniera nuova la propria musica. Come affermato dallo stesso Joey Santiago, i Pixies moderni sono un gruppo diverso, con arrangiamenti più tradizionali e canzoni strutturate in maniera più canonica, ma con la capacità di stupire ancora con chitarre stridenti, linee vocali magnetiche e qualche colpo di scena degno dei vecchi tempi.

Tracklist

01. Nomatterday
02. Vault of Heaven
03. Dregs of the Wine
04. Haunted House
05. Get Simulated
06. The Lord Has Come Back Today
07. Thunder and Lightning
08. There’s a Moon On
09. Pagan Man
10. Who’s More Sorry Now?
11. You’re Such a Sadducee
12. Doggerel

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