Chi ha un po' di esperienza riguardo questa saga cinematografica sa cosa può aspettarsi dal quarto capitolo del film - principalmente botte da orbi tra vampiri e licantropi e tanti effetti speciali. Inoltre dovrebbe avere un po' di confidenza con le precedenti colonne sonore. A partire dal primo episodio, uscito ormai quasi dieci anni or sono, la colonna sonora principale del franchise di “Underworld” è sempre stata costituita da brani fortemente influenzati dall'industrial rock, se non addirittura remix di canzoni rock/metal di vario genere in chiave industrial.
La colonna sonora del primo “Underworld” fu affidata interamente a Danny Lohner (ex Nine Inch Nails), che sotto lo pseudonimo di Renholder mise mano a brani più o meno famosi (tra questi “Judith” e “Weak And Powerless” degli A Perfect Circle e un inedito di David Bowie. “Bring Me The Disco King”, donato al film a causa della sua impossibilità ad apparire di persona) e li trasformò in pezzi oscuri e decadenti, che si adattavano perfettamente all'estetica, nonché alla trama, del film. L'artista, tuttavia, non si limitò a questo, visto che il film mancava di colonna sonora orchestrale, ma di fatto scrisse anche alcuni brani strumentali che fecero da sottofondo a molte scene. Discorso diverso per “Evolution” e “Rise Of The Lycans” (“La Ribellione Dei Lycan”), per i quali alla colonna sonora “rock” fu affiancata una versione tradizionale con orchestra. Non per questo l'apporto industrial fu minore, anzi. Forse l'operazione suona un po' anacronistica per il terzo film, visto che questo si svolge in un ipotetico medioevo senza una data ben precisa, ma anche in quel caso, troviamo remix o brani alternative rock e nu metal lasciati intonsi (non tutti si sentono nell'arco dei film, alcuni sono relegati ai titoli di coda, ma in ogni caso li ritroviamo nella tracklist).
Parlando di questo quarto capitolo e della relativa colonna sonora, abbiamo a che fare con il solito piatto. Alcuni nomi nuovi, altri invece che ritornano (Lacuna Coil, The Cure e Combichrist sono alla seconda apparizione, mentre appaiono per la prima volta Ministry, Evanescence, Black Light Burns e Linkin Park), chi remixato e chi no. I brani sottoposti a trattamento dietro il banco del missaggio sono in maggioranza. Troverete un interessante remix di “Trip The Darkness” dei Lacuna Coil ad opera di Ben Weinman (meglio conosciuto come chitarrista dei Dillinger Escape Plan) e “Made Of Stone” degli Evanescence, che dopo essere passato per le mani di Danny Lohner cambia totalmente faccia e acquista quel tono dark tipico dei brani dei Nine Inch Nails di qualche anno fa. L'unica cosa rimasta immutata è la voce, per il resto, la canzone perde quasi completamente l'arrangiamento originale, sostituito da synth e batterie elettroniche. Forse qualche purista potrebbe non esserne felice. Un altro brano, questa volta storico, passato per le mani dell'ex compagno di palco di Trent Reznor è “Apart” dei Cure (brano del 1992, estratto da “Wish”): esattamente come nel caso degli Evanescence, il remix riveste la canzone da capo a piedi e la trasforma in qualcosa di totalmente differente.
Con un totale di diciassette tracce, tra remix e non, “Underworld: Awakening” conferma la scelta di produttori e autori di prediligere il moderno e il decadente per dare una musica alle guerre tra licantropi e vampiri (ai quali vanno ad aggiungersi gli umani in quest'ultimo capitolo) iniziate nel 2003. Essendo una compilation di brani accomunati da qualche somiglianza stilistica seppur molto diversi tra loro, diventa difficile giudicarlo, ma è certo che i fan dell'industrial rock e metal, nonché i cultori di certe band qui presenti (e ovviamente i fan della saga) sicuramente apprezzeranno il sound e la scelta della tracklist. Al contrario, chi non ama i remix o il genere, è meglio che si astenga dall'ascoltare questo CD. Certo è che se una colonna sonora si deve adattare al genere di film cui va a fare da sottofondo, questa è una delle più azzeccate.
AAVV
Underworld: Awakening (Original Motion Picture Soundtrack)
2012, Lakeshore Records
Rock/Industrial
01. Evanescence – Made Of Stone (Renholder RMX)
02. Lacey Sturm – Heavy Prey (Ft. Geno Lenardo)
03. Linkin Park – Blackout (Renholder RMX)
04. The Cure – Apart (Renholder RMX)
05. Stella Katsoudas – Killr & Queen (feat. Geno Lenardo)
06. Ministry – Watch Yourself (Renholder RMX)
07. Lacuna Coil – Trip The Darkness (Ben Weinman RMX)
08. The Naked And Famous – Young Blood (Renholder RMX)
09. Black Light Burns – It Rapes All In Its Path
10. William Control – The Posthumous Letter
11. Civil Twilight – How'm I Supposed To Die
12. & Sons – Consolation Prize
13. 8mm – Liar (Revenant Mix)
14. Ryan T. Hope – You Won't See The Light
15. Combichrist – Bottle Of Pain
16. Collide - Intruder
17. Justin Lassen – Exit Wounds (Justin Lassen RMX, feat. Silent Fury)
02. Lacey Sturm – Heavy Prey (Ft. Geno Lenardo)
03. Linkin Park – Blackout (Renholder RMX)
04. The Cure – Apart (Renholder RMX)
05. Stella Katsoudas – Killr & Queen (feat. Geno Lenardo)
06. Ministry – Watch Yourself (Renholder RMX)
07. Lacuna Coil – Trip The Darkness (Ben Weinman RMX)
08. The Naked And Famous – Young Blood (Renholder RMX)
09. Black Light Burns – It Rapes All In Its Path
10. William Control – The Posthumous Letter
11. Civil Twilight – How'm I Supposed To Die
12. & Sons – Consolation Prize
13. 8mm – Liar (Revenant Mix)
14. Ryan T. Hope – You Won't See The Light
15. Combichrist – Bottle Of Pain
16. Collide - Intruder
17. Justin Lassen – Exit Wounds (Justin Lassen RMX, feat. Silent Fury)
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