Apparso recentemente su SiriusXM Brian May, storico chitarrista dei Queen , ha esposto le sue considerazioni riguardo la nomina a “più grande chitarrista di tutti i tempi” secondo i lettori del magazine Total Guitar.

Nell’intervista, May ha dichiarato che essere un chitarrista è qualcosa di unico che va oltre la tecnica ed è impossibile fare paragoni. Per avvalorare la sua tesi ha fatto diversi nomi tra cui quello di Kurt Cobain, cantante e chitarrista dei Nirvana:

Non penso che i chitarristi abbiano qualcosa da provare. Non è una gara e Kurt Cobain ne è un grande esempio. Non suonava in maniera tecnica e non si è mai sforzato a farlo ma ci ha lasciato in eredità alcune delle più grandi musiche per chitarra di tutti i tempi. Quindi non si tratta solo di essere tecnici ma di quello che ci metti dentro, di quello che provi e di come queste emozioni vengono trasmesse in ciò che suoni.

Sulla sua nomina a miglior chitarrista ha commentato:

Prendo tutto con le pinze perché è impossibile dire chi sia davvero il migliore. La cosa bella del suonare la chitarra è che ognuno lo fa in modo diverso. Le persone non si possono classificare. Ovviamente ho anche io i miei preferiti.

Ascolto Nuno Bettencourt degli Extreme e mi limito a sorridere perché fa cose che io non potrei mai riuscire a fare e non mi da fastidio perché non mi sento in competizione. Semplicemente mi piace lui e mi piace quello che fa.

Vale lo stesso per Jeff Beck e per Eddie Van Halen. Abbiamo lavorato insieme ed è stata un’esperienza meravigliosa. La mascella mi cadeva per terra ogni volta che toccava le corde della chitarra.

Nella lista dei preferiti di May ci sono anche Steve Vai che definisce “semplicemente colossale” e i “vecchi eroi” come Jimi Hendrix. Ma nel suo cuore il posto speciale è per Jeff Beck che “è qualcosa di eccezionale ed è al di fuori di tutto ciò che si possa immaginare“.

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