Dopo l’uscita del loro secondo album in studio Supernova – pubblicato lo scorso giugno e recentemente candidato ai Mercury Prize e ai Brit Awards –, l’attesa per un tour da headliner delle Nova Twins era palpabile. D’altra parte, il duo composto da Amy Love (voce e chitarra) e Georgia South (basso) sta andando incontro a un crescente successo di pubblico e un apprezzamento unanime della critica: un’accoglienza ancora più meritata, dopo averle viste portare la loro carica dirompente sul palco milanese della Santeria Toscana per uno show che non ha affatto deluso le aspettative.

La serata è aperta intorno alle venti da Master Peace, giovane rapper londinese (nonché appena reduce da un suo tour come headliner fra Regno Unito e Irlanda) che si presenta accompagnato da chitarrista e dj per proporre un set breve ma ben gestito. Spiccano in particolare una sua versione di “Song 2” dei Blur e la sua canzone più conosciuta, “Veronica”, che in madrepatria è già una piccola hit; le vibes ballabili dei brani, ispirate alla scena indie-rock anni 2000, riescono a coinvolgere senza fatica i (sebbene ancora pochi) presenti. 

La sala si riempie durante la mezz’ora di pausa in cui vengono allestite una scenografia minimale – un amp customizzato, qualche oggetto di scena, delle catene che si arrampicano intorno alle aste dei microfoni, a richiamare l’artwork di “Supernova” – e le complesse pedaliere che daranno vita al sound peculiare del duo. Solo qualche addetto ai lavori più veterano si confonde fra il pubblico, costituito in larga parte da ragazzi giovani in abbigliamento alternative, eye-liner e anfibi (stile, del resto, caratteristico delle artiste in questione, che disegnano anche tutti i loro outfit di scena). 

Accompagnate dal batterista Tim Nugent, le Nova Twins arrivano alle ventuno spaccate sulle note di “Power”, la intro dell’ultimo album, e aprono il live con “Fire & Ice”, che in un attimo accende la platea del locale. Nonostante siano impegnate in una sfilza di date serratissime (la sera prima erano a Monaco, la sera dopo dovranno essere a Vienna), le due londinesi hanno infatti energia da vendere, restituendo al pubblico lo stesso dinamismo che imperversa in tutta la loro discografia, costituita da un sapiente mix di nu metal, industrial, rap rock e punk. Non solo: sono anche tecnicamente ineccepibili — molti dei loro brani risultano ancora migliori dal vivo (“Cleopatra”, “Sleep Paralysis” e “A Dark Place For Somewhere Beautiful” sono solo alcuni esempi). 

La scaletta è in larga parte composta da brani di “Supernova”, sebbene non manchino alcune perle dei lavori precedenti. “Chi è qui dal primo EP?” chiede ad esempio Love dopo le prime tre canzoni, prima di scatenare l’inferno (o meglio, il pogo) con “Wave”, uno dei brani del “Nova Twins EP” (2016). Il duo se la cava egregiamente sia nella forte presenza scenica, sia nel coinvolgere il pubblico, inneggiando ai valori di libertà e self-empowerment presenti anche nei loro testi: prima di “Puzzles” esortano a ballare al centro di un cerchio come se non ci fosse un domani, prendono una ragazza fra il pubblico e le fanno fare crowdsurfing, incitano un coro di “It’s my body, it’s my mind/Do what I want with it” durante “Bullet”, uno dei pochi brani dell’album di debutto (“Who Are The Girls?”, 2020). Segue la consueta pausa prima dell’encore — la triade formata da “Antagonist”, “Undertaker” e “Choose Your Fighter”, la quale vede la band tuffarsi tra la folla per chiudere il set in un finale particolarmente esplosivo. 

“Grazie a tutti, è stata la nostra prima data da headliner in Italia” conclude Amy Love nel congedarsi dal pubblico (l’ultima loro sosta nel Bel Paese era stata a maggio 2022, in apertura allo show di Yungblud al Carroponte di Sesto San Giovanni). Alla luce dell’ottima performance, non resta che augurarne loro molte altre negli anni a venire.

Setlist

Fire & Ice 
Cleopatra
Toolbox
Wave
Puzzles
Sleep Paralysis
Taxi
K.M.B.
Losing Sleep
Bullet 
A Dark Place For Somewhere Beautiful
Antagonist
Undertaker 
Choose Your Fighter

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