NUOVE USCITERECENSIONI

Fear Factory – Re-Industrialized

They are not one of us

L’intelligenza artificiale è uno dei temi d’attualità più dibattuti, soprattutto quando riguarda ambiti umanistici. Spaventose quanto affascinanti, le cosiddette IA hanno già dimostrato di essere in grado di generare opere d’arte, ma può davvero una macchina anche solo eguagliare l’impegno, l’estro creativo, la sensibilità di un essere umano? O potrebbe addirittura superare tutto ciò, stravolgendo la definizione stessa di arte, più di quanto ha fatto finora? La risposta è opportuno lasciarla ai posteri.

Ma nel frattempo, mentre alcuni artisti si schierano a favore di questo nuovo strumento, ci sono coloro che preferiscono dare un tocco biologico al proprio operato; e tra questi vi sono anche i Fear Factory, una delle band che più di tutte ha fatto del rapporto uomo-macchina il proprio fulcro, tanto da essere considerati parte del cosiddetto cyber metal.

Re-Industrialized” si presenta come versione riregistrata (in parte), remixata e rimasterizzata del tanto chiacchierato “The Industrialist” (2012). Il motivo? Riprendersi la dignità rubata dall’assenza di un batterista, assenza finalmente riempita da Mike Heller, entrato in formazione proprio dopo l’uscita originale di questo disco – lo stesso motivo non regge anche la più insolita ristampa di “Mechanize” (2010), uscita in concomitanza.

Siccome l’ottavo disco dei losangelini ha fatto già parlare molto di sé 11 anni fa, sembrerebbe più interessante parlare innanzitutto delle tracce aggiuntive. Sul finire di quella che era la tracklist originale, subito prima di “Human Augmentation”, troviamo la nuova “Enhanced Reality”. Qualcosa che ai fan duri e puri dei Fear Factory sicuramente non piacerà ma che oggettivamente è un brano orecchiabile e tranquillo, che funge quasi da interludio (messo però al posto meno adatto, siccome i toni si ammorbidiscono subito dopo) al ritmo marciante del disco.

Successivamente troviamo “Fade Away”, remix di “Recharger” realizzato dal chitarrista Dino Cazares e dallo storico collaboratore Rhys Fulber, che trasforma l’estrema violenza metallica in violenza elettronica, ai limiti con la dubstep.

“Noise is the Machine” e “Landfill” erano già presenti come tracce bonus in alcune edizioni del 2012 (al contrario di “Timelessness II”, oggi assente). Se la seconda è una cover che rende giustizia ai Pitchshifter, la prima è un remix molto confuso di “Difference Engine”. La confusione sale ancora di più con l’inedita “Saturation”, che prepara alla botta che non arriva mai, e finisce per diventare giusto un riempitivo. Si chiude con “Passing Complexion”, migliore della precedente, ma che come cover dei Big Black non risulta comunque memorabile – risulta ironico notare come il gruppo di Steve Albini utilizzasse esclusivamente drum machines e non batteristi -.

Perciò, “Re-Industrialized” non migliora la situazione del precedente: anzi, finisce forse per aggravare l’esperienza, aggiungendo quasi 30 minuti di ascolto del tutto superfluo. Ma forse, il focus dei Fear Factory era prettamente tecnico e incentrato sulla produzione, quindi dovremmo concentrarci sul vero motivo di questa uscita: la batteria.

Umanamente parlando, la scelta di rendere “vera” parte della loro opera è lodevole, su questo non c’è dubbio. E sarebbe una menzogna dire che non si sente la differenza tra le due versioni. Cionondimeno, questa differenza rende l’album migliore? O quanto meno lo stravolge? In un genere musicale fatto di ritmiche serrate, dinamiche chiusissime e suoni estremi? La risposta, purtroppo, è nuovamente negativa.

Diciamo che dai Fear Factory aspettiamo con molta più curiosità la prima prova con il nuovo vocalist Milo Silvestro. Il nostro connazionale sarà all’altezza di Bell?

Tracklist

01. The Industrialist
02. Recharger
03. New Messiah
04. God Eater
05. Depraved Mind Murder
06. Virus Of Faith
07. Difference Engine
08. Disassemble
09. Religion Is Flawed Because Man Is Flawed
10. Enhanced Reality
11. Human Augmentation
12. Fade Away (Recharger Remix by Rhys Fulber and Dino Cazares)
13. Noise In The Machine (Difference Engine Remix by Blush Response)
14. Landfill
15. Saturation
16. Passing Complexion

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