NUOVE USCITERECENSIONI

Waterparks – Intellectual Property

“Now I wear my red flags like a cape”

Il cambio di colore di capelli del cantante Awsten Knight è ormai l’elemento caratterizzante dei Waterparks per inaugurare una nuova era. La band di Houston dall’ultimo complesso e poliedrico lavoro “Greatest Hits”, ci presenta “Intellectual Property” affermando sempre più la voglia di distaccarsi dal pop-punk d’origine. Alla continua ricerca di nuovi spunti fra punk-rock, pop ed alternative rock, in quest’ultimo disco trapela anche un nuovo sentimento molto più aggressivo e dirompente: il colore rosso sangue non è un caso. 

“St*rfucker” con il suo ritmo super catchy è l’apripista di queste undici canzoni e, senza nessuna sorpresa, crea un ponte con tutta la tradizione musicale precedente del gruppo. Questa atmosfera così tranquilla viene scombussolata totalmente con “Real Super Dark”: finalmente la rabbia del cantante permea ogni cosa e anche le chitarre iniziano a voler osare verso generi più aggressivi, creando un brano completamente inaspettato e sconvolgente. Questo sentimento, che fa capolino più volte nel corso del disco, viene  momentaneamente frenato con “Funeral Grey”. Il taglio personale sempre rivolto alle vicende del frontman, diventa più marcato, iniziando a presentare all’ascoltatore la storia d’amore che percorrerà tutte le fasi di questo sentimento durante lo scorrere dei brani. Dream-pop e felicità sconfinata permettono di fluttuare insieme al cantante, arrivando al suo apice più splendente in “Brainwashed”(“Everything’s clean except for my thoughts”).

Questa spensieratezza non riesce però ad essere duratura e inizia un rapido declino con “2 Best Friends”. A dispetto del ritmo che fa venir voglia di cantare il ritornello per ore, il cantante racconta di voler scappare dalla propria sofferenza, con rimedi poco utili ed efficaci, come dimostrato nelle successive “End Of The Water (Feel)” e “Self-sabotage”. Toni più realistici e meno ottimisti fanno nascere i primi dubbi su questa relazione (chi ama chi, chi ha bisogno di chi?), portando ad “autosabotarsi” per placare questa insofferenza. I sentimenti che avevamo lasciato nella seconda traccia tornano con “Ritual”: la rabbiosa frustrazione divampa come un fuoco inestinguibile che viene esternato al meglio nel ritornello, con il cantato che tende quasi a degli scream inediti. Ci avviamo verso la fine con “Fuck About It” e “Closer”: quest’ultima ballad prova a riappacificare l’animo ferito con triste rassegnazione e malinconia. Se l’album potesse sembrare “poco” personale, Awsten vuole ulteriormente mettere la firma sull’ultimo brano (come da tradizione): “A Night Out On Earth” è l’incarnazione totale di ribellione propriamente adolescenziale, incentrata contro la sua città, Houston, e tutti gli amici/conoscenti che disprezza, con l’obiettivo di distruggere ogni cosa o persona lungo il suo cammino. 

I Waterparks con “Intellectual Property” stupiscono e riescono a trovare il giusto compromesso fra le loro tantissime influenze, arrivando ad un perfetto equilibrio tra strumenti elettrici ed elettronica. La rabbia è un sentimento potente, che se ben utilizzato, riesce a creare degli risultati spettacolari.

Tracklist

01. St*rfucker
02. Real Super Dark
03. Funeral Grey
04. Brainwashed
05. 2 Best Friends
06. End Of The Water (feel)
07. Self-sabotage
08. Ritual
09. Fuck About It (feat. Blackbear)
10. Closer
11. A night Out On Earth

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