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NUOVE USCITERECENSIONI

Blind Channel – Exit Emotions

L’album numero 5 può essere davvero quello della definitiva consacrazione per i finlandesi Blind Channel, che con il nuovo “Exit Emotions” hanno tutte le carte in tavola per poter spopolare anche al di fuori dei loro confini. Nati nel 2013 ed arrivati al debutto tre anni dopo con “Revolution”, hanno portato avanti con coraggio la loro proposta musicale, senza troppi compromessi e con coerenza, affrontando tutti i necessari passi per una maturazione stilistica e personale. Nella terra dei laghi, che è patria di gruppi fondamentali per generi come il power metal, il folk o il melodic-death, probabilmente non è stato facile emergere con una proposta sonora molto vicina a quello che ancora oggi possiamo definire in maniera magari semplicistica “nu metal”. Un sound dal timbro molto moderno, che cerca di racchiudere elementi metal, linee melodiche accattivanti ed il rap, cercando di essere allo stesso tempo molto diretto, ma anche riuscire a conquistare con brani catchy che strizzano spesso l’occhio al mainstream. Dall’apparizione all’Eurovision Contest del 2021, rassegna che ormai da diversi anni spazia tra infiniti generi musicali e che è riuscita più volte anche a sdoganare  il lato metal nelle sue più molteplici forme, i sei finlandesi si sono conquistati sempre maggior spazio e popolarità. Ora i tempi sono davvero maturi per uscire definitivamente dalla loro madrepatria e conquistare in maniera massiccia anche il pubblico europeo grazie ad un lungo tour da headliner che partirà a fine marzo, proprio per lanciare il nuovo “Exit Emotions”.

Nervosa e aggressiva parte la prima  “Where’s The Exit”, che cede però agli altalenanti cambi di ritmo con un ritornello più che arioso ed orecchiabile. Subito dopo troviamo uno dei pezzi da novanta dell’album, quella “Deadzone” già singolo di anticipazione dell’album, perfetta per definire cosa sono nel 2024 i Blind Channel, gruppo con molte idee spesso vincenti, che sa catturare nelle giuste proporzioni melodia e potenza. Anche la successiva “Wolves In California” rappresenta un pezzo molto interessante, che alterna parti rappate “old style”  richiamando gruppi come  gli Hollywood Undead, a riff di chitarra incisivi e l’immancabile melodia nel chorus, il tutto comunque mixato con una certa incisività. Il featuring con i From Ashes To New, di sicuro uno dei gruppi di maggior ispirazione per i Blind Channel, arricchisce “Xoxo” che risulta un brano moderno e fresco, ma che tanto deve alla scuola dei Linkin Park.

E mentre in “Keeping it Surreal” e nella bellissima “Phobia” si sviluppa il lato più melodico della band, con un perfetto incrocio di voci tra Joel e Niko, in brani come “Happy Doomsday” padroneggia l’aggressività, con una sezione ritmica spinta e riff aggressivi di chitarra, che cedono alla parte melodica a metà brano. Echi di Hollywood Undead e di Electric Callboy si ritrovano nell’esplosiva “Red Tail Light”. Dal taglio più cattivo ed oscuro risulta “Not Your Bro” che spinge parecchio nella parte rappata, in contrapposizione con la bellissima ballad “Die Another Day” che ha tutti gli elementi posizionati al punto giusto per diventare un classico della band, compresa la partecipazione di Perttu Kivilaakso degli Apocalyptica al violoncello e RØRY dietro al microfono. Alla fine del disco non manca nemmeno il lato più “tamarro” del gruppo, che si lascia andare ad un brano aggressivo – ma dalle tinte techno-pop – trascinante che tantissimo richiama gli attuali padroni del genere, i già citati Electric Callboy. Si chiude con un altro bel pezzo, che mischia bene le carte su tutti i generi che il gruppo in questi 12 brani ha saputo destreggiare in maniera sapiente e matura, “One Last Time… Again”.

Piaccia o meno, attualmente i sei finlandesi sono tra i gruppi che meglio riescono a fondere diversi stili, proponendo un metal molto moderno ma allo stesso tempo accessibile e, perché no, commerciale. Ma non in senso dispregiativo, come tanti puristi del metal intendono, poichè non è comunque facile riuscire a mischiare così bene tante diverse sonorità, senza rischiare di essere banali, ripetitivi e addirittura noiosi. Certo si sa che questo resta un sound che, se da un lato può allargare la schiera di chi ascolta sonorità metal, rimane comunque parecchio indigesto per chi non è tanto propenso alle aperture così ampie e alla contaminazione di generi. E alla luce di questo sarebbe anche interessante capire, quanti al concerto degli Iron Maiden dello scorso luglio a Milano, trovandosi sul palco nel primo pomeriggio i sei finlandesi, abbiano girato la testa, oppure si siano lasciati piacevolmente trasportare dalla loro performance. Ma di sicuro questo “Exit Emotions”, album decisamente di impatto e ricco di ottime canzoni e alcune potenziali hit, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella carriera della band, che ha saputo sfruttare tutti gli anni di esperienza alle spalle e le occasioni che ha saputo ritagliarsi nel corso del tempo. Un percorso continuativo, che sicuramente porterà ad ulteriori traguardi e successi.

Tracklist

01. Where’s The Exit
02. Deadzone
03. Wolves In California
04. Xoxo
05. Keeping It Surreal
06. Die Another Day
07. Phobia
08. Happy Doomsday
09. Red Tail Lights
10. Not Your Bro
11. Flatline
12. One Last Time… Again

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