NUOVE USCITERECENSIONI

Evil Invaders – Shattering Reflection

Con un moniker sgraffignato da uno degli album dei canadesi Razor, non si fatica a capire la direzione degli Evil Invaders, giovane quartetto fiammingo dedito a sonorità anni ’80 che, dopo un paio di LP alla velocità della luce, paiono, ora, avviati a un’evoluzione stilistica in senso classico. Se già le sezioni meno ruvide ed esplosive dell’adrenalinico “Feed Me Violence” (2018) presentavano la marcata influenza degli immancabili Judas Priest e dei primi Metallica, in questo nuovo “Shattering Reflection” gli episodi di esclusiva essenza speed/thrash si riducono al lumicino, mentre trovano spazio canzoni il cui ventaglio di soluzioni attinge a un panorama heavy più ampio e variegato. Un lavoro, dunque, ben bilanciato, fra riff incisivi, una sezione ritmica solidissima, melodie e ritornelli di forte sapore NWOBHM, e un frontman e chitarrista, Johannes “Joe” Van Audenhove, che ricorda, con il suo timbro acidulo e slabbrato, una versione aggiornata, ma versatile, del caro Schmier.

E tocca non a caso ai Destruction, assieme a Gama Bomb, Exciter, Exodus, Kreator ed Hellhammer, manifestarsi nei due proiettili di fuoco del disco, “Hissing In Crescendo” e “Sledgehammer Justice”, adatte ad arroventare i palchi con la loro furia incontrollabile che sa tanto di vecchia scuola. A dispetto di una genuinità d’approccio comunque concreta, il songwriting appare tutt’altro che istintivo ed estemporaneo, e a dimostrarlo provvede il resto dei pezzi – la maggioranza -, strutturati con continui richiami al passato, tessuti in maniera fresca e abbastanza originale.

Un metodo da citazionismo colto testimoniato dall’U.S. power di Armored Saint e Metal Church dell’anthemica “Die For Me”, dall’incrocio Crimson Glory/Metallica della semi-ballad “In Deepest Black”, dall’ombra elegante dei Savatage post “Gutter Ballet” tra le righe dei mid-tempo “Forgotten Memories”, dalla solennità à la Manilla Road di “My World”, dal taglio british metal dell’articolata e oscura “Eternal Darkness”. A suggellare il viaggio attraverso un mondo musicale che fu, i belgi, nella cinematografica “The Circle”, calano il proprio King Diamond interiore entro il pozzo epico dei Cirith Ungol, dando prova di capacità invidiabili quando si tratta di costruire brani complessi ed evocativi. Abilità tecniche e autoriali che la produzione naturale di Francesco Paoli dei Fleshgod Apocalypse rende vivide a ogni piè sospinto.

Da semplice promessa a realtà in fase di maturazione sfrenata: gli Evil Invaders sembrano avere quel talento in grado di distinguerli da similari formazioni coeve votate alla riesumazione della tradizione HM. “Shattering Reflection” è da alta rotazione, senza dubbio.

Tracklist

01. Hissing In Crescendo
02. Die For Me
03. In Deepest Black
04. Sledgehammer Justice
05. Forgotten Memories
06. Realm Of Shadows
07. Eternal Darkness
08. My World
09. Aeon
10. The Circle

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