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Riverside – ID.Entity

Sono trascorsi ben 5 anni dall’ultima volta che i Riverside hanno pubblicato musica originale, un tempo non eccessivamente lungo ma, inutile sottolinearlo, densissimo di eventi storici che, inevitabilmente, hanno lasciato il segno nell’animo della band polacca. Nasce così “ID.Entity“, ottavo sigillo in studio: un album ricco e complesso, frutto di lunghe jam session e di un lavoro corale che vede la band completamente immersa nel flusso della composizione e della sperimentazione, per un risultato finale convincente, che farà sicuramente la gioia dei loro affezionati ascoltatori ma non solo.

L’impronta inevitabilmente prog del suono dei Riverside percorre tutto l’album, 7 tracce in tutto, ma lascia anche spazio a sperimentazioni decisamente ardite, intrecci arzigogolati che portano avanti il marchio di fabbrica della compagine polacca ma allo stesso tempo ne esaltano il desiderio di rinnovamento ed esplorazione di nuovi orizzonti sonori. Tutto questo a partire dalla traccia iniziale “Friend or Foe?”, che pesca a piene mani dagli anni ’80: tastiere e riff riportano a sonorità un po’ retrò ma non per questo inefficaci nel fare da contorno al brano, che parla di come i social network abbiano modificato irrimediabilmente il modo di agire dell’essere umano. Sembra quasi che i Riverside abbiano colto l’esempio di molte band attualmente forti nel panorama musicale, come i Ghost, se è permesso il paragone: brani come “Post-Truth” si fondano sul nudo riff, ossessivo e incalzante, ma lo corredano di dettagli di tastiera e synth che lo impreziosiscono ed esaltano senza però risultare stantii all’orecchio.

Ciò che più è apprezzabile di “ID.Entity “ è la fortissima contaminazione a cui la band polacca si è letteralmente lasciata andare, vedasi la seconda parte del brano “The Place Where I Belong”, che inizia come una tranquilla ballad per poi sfociare in un’epopea sonica che richiama a tratti gli anni ’70 nei suoni delle chitarre distorte. Nel finale l’energica “Self-Aware”, che è uno dei singoli estratti dal disco, mostra melodie accattivanti per un ultimo ma importante messaggio per una liberazione dalla schiavitù a cui siamo sottoposti dai social media, per poi avere un twist verso il robot rock più spinto con una lunga parte strumentale; suoni spaziali e roboanti giochi ritmici tra basso e batteria e la martellante ossessività della melodia portante caratterizzano questa conclusione di disco e rendono ben evidente l’intento dei polacchi di voler uscire dalle etichette che li hanno sempre contraddistinti per abbandonarsi al puro flusso creativo senza però scadere nel mero esercizio di stile.

“ID.Entity” è un album catartico per i Riverside, che vede finalmente l’inserimento ufficiale del chitarrista Maciej Meller in formazione e che ha permesso alla band di tornare sulle scene in grande stile dopo la pausa che tutti i membri si erano presi durante la pandemia. Il cantante e leader Mariusz Duda ha voluto più volte sottolineare che “ID.Entity” rappresenta l’esigenza di fare in modo che la musica sia veicolo di messaggi forti, in un momento storico in cui è impossibile non farsi sentire davanti alle ingiustizie e alle tragedie del mondo. L’attesa e le vicissitudini non hanno quindi scalfito la tempra dei Riverside e “ID.Entity” ne è la prova, ascoltare per credere.

Tracklist

01. Friend or Foe?

02. Landmine Blast

03. Big Tech Brother

04. Post-Truth

05. The Place Where I Belong

06. I’m Done with You

07. Self-Aware

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