TheFearOfFear
NUOVE USCITERECENSIONI

Spiritbox – The Fear Of Fear [EP]

Sono pochissime le band metal che ultimamente hanno avuto la crescita esponenziale degli Spiritbox. Il quartetto canadese, dopo solo due anni dalla pubblicazione dall’album di esordio, vanta numeri da capogiro, oltre ad aver già girato il mondo per vari tour da headliner. Un’esplosione simile si è vista poche volte e possiamo tranquillamente affermare che non c’è trucco e non c’è inganno: gli Spiritbox piacciono così tanto perché esponenti di una formula eccezionale, capace di far presa su un pubblico ampio, per quanto prevalentemente abituato al metal. Un perfetto equilibrio tra melodia e violenza sonora che guarda alle lezioni di band come Linkin Park o Architects, riuscendo a sviluppare la propria personalità e quindi ad emergere con prepotenza da un panorama alternative metal e post-hardcore, ormai saturo all’inverosimile.

Così, dopo il successo immediato – e ancora in ascesa – di “Eternal Blue”, la band canadese decide saggiamente di fare le cose con calma e si affida alla pubblicazione di due EP, il secondo dei quali, intitolato “The Fear Of Fear”, vede finalmente luce dopo la pubblicazione di diversi singoli. Se con il precedente “Rotoscope” gli Spiritbox ci avevano concesso tre tracce – sempre e comunque varie e di alto livello – questa volta sono ben sei i pezzi che vanno a comporre il nuovo lavoro. Anche in questo caso abbiamo tra le mani un prodotto che rispecchia le nostre – alte – aspettative e non presenta grosse sorprese: dopo soli due anni dall’esordio non è ancora il momento di rischi o salti nel buio e in “The Fear Of Fear”, gli Spiritbox si affidano ad una formula già rodata ed efficace, applicando qualche estremismo per evitare di appesantire l’ascolto e di risultare in un sound troppo stagnante.

E già l’opener “Cellar Door” insiste su questo concetto: dopo l’intro minacciosa, quella che si abbatte su di noi è una tempesta sonora che ha pochissimi precedenti nella discografia della band. E proprio quando ci aspetteremmo la classica apertura melodica nel ritornello, i bpm rallentano, la chitarra di Mike Stringer diventa ancora più bassa e pesante, così il cantato indemoniato di Courtney LaPlante, che sembra provenire dal sottosuolo. Il quartetto di sposta su territori ancora più heavy con la devastante “Angel Eyes”, sostenuta da riff jumpy e capace di esplodere in un breakdown estremamente violento. Rappresentano, invece, il classico intreccio tra melodia e cattiveria (sempre presente nei suoni) “Jaded”, “The Void” e “Too Close / Too Late”, sostenute da una sezione ritmica squisita e forse maggiormente in primo piano quando la furia di Stringer si placa momentaneamente. A terminare il lavoro è “Ultraviolet”, che si distingue per un interessante utilizzo dell’elettronica nella base, prima di investirci con il classico wall of sound nel ritornello.

Niente di (troppo) nuovo quindi, ma per il momento va benissimo così. Con “The Fear Of Fear” gli Spiritbox giocano ulteriormente con l’arsenale a loro disposizione, dimostrando di saperlo ormai maneggiare in modo ottimale e pubblicando così sei nuove tracce solide sotto ogni punto di vista e che faranno contenti tutti i fan della band. Probabilmente prima o poi arriverà il momento di cambiare le carte in tavola, attraverso un percorso di evoluzione sonora che è fisiologico per (quasi) tutte le band, ma per ora non siamo ancora stanchi di goderci quanto espresso dagli Spiritbox.

Tracklist

01. Cellar Door
02. Jaded
03. Too Close / Too Late
04. Angel Eyes
05. The Void
06. Ultraviolet

Comments are closed.

More in:NUOVE USCITE

0 %