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Sum 41 – Does This Look Infected?

26 novembre 2002: esce il secondo album in studio dei canadesi Sum 41, “Does This Look Infected?”, quello che sarà uno degli album più famosi e importanti della band. Le sonorità sono più aggressive rispetto al primo lavoro della band, “All Killer No Filler”, uscito l’anno prima: siamo comunque davanti ad un album punk rock, ma il quartetto in questo caso attinge anche dal metal, anticipando quello che sarà il genere preferito dei Sum 41 e che verrà sviluppato nei loro successivi album.

“Does This Look Infected?” ricorda ancora il pop punk dell’esordio – forse con un occhio di riguardoverso i fan -, ma inizia risulta più aggressivo e schizofrenico: Deryck Whybley passa da un cantato pulito a uno più sporco e aggressivo, Dave “Brownsound” Baksh si esprime su riff e assoli quasi metal, seguito a ruota dal bassista Jason “Cone” McCaslin e dal batterista Steve “Stevo” Jocz con ritmiche più veloci e potenti.

La copertina raffigura proprio l’allora batterista travestito da zombie e la tracklist comprende quelle che saranno alcune delle canzoni più famose della band canadese. Tra queste, troviamo subito all’inizio “The Hell Song”, tipica traccia punk rock che parla di un’amica della band che ha contratto il virus dell’AIDS, e “Over My Head (Better Off Dead)”, che si sposta verso sferzate metal. Altro brano memorabile, probabilmente tra i più cattivi, è “Still Waiting”, che parla della guerra in Afghanistan.

Proseguendo con l’ascolto, possiamo trovare un continuo cambio di sonorità tra una canzone e l’altra, dal pop punk di “My Direction” e “All Messed Up” (che parla del numero impressionante di omicidi in America), alle più pesanti “No Brains”, “Mr. Amsterdam”, “Hyper-Insomnia-Para-Condrioid”, “Billy Spleen” e “Hooch”. Trova anche spazio una bellissima ballata, “Thanks For Nothing”, che affronta in modo negativo i rapporti umani, e la folle e brevissima – in puro stile punk rock – “A.N.I.C.” (Anna Nicole Is a Cunt), in cui, in 37 secondi di canzone, la band riserva parole poco carine ad una conoscente.

Secondo capitolo di una trilogia intoccabile per qualsiasi fan della band canadese, “Does This Look Infected?” conserva ancora oggi, a 21 anni dalla sua pubblicazione, tutta la sua energia e la sua orecchiabilità, oltre ad essere l’album di passaggio che ha fortemente definito l’identità di una band a suo modo unica, capace di distinguersi immediatamente in un sottobosco affollato come quello pop punk.

Tracklist

01. The Hell Song
02. Over My Head (Better Off Dead)
03. My Direction
04. Still Waiting
05. A.N.I.C.
06. No Brains
07. All Messed Up
08. Mr. Amsterdam
09. Thanks for Nothing
10. Hyper-Insomnia-Para-Condrioid
11. Billy Spleen
12. Hooch

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